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Vingegaard ha staccato Evenepoel: vantaggio sufficiente per il secondo posto al Tour de France?

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Pogacar VIngegaard Evenepoel
Pogacar VIngegaard Evenepoel / LaPresse

La lotta per la maglia gialla si è già chiusa ieri al Tour de France. Ormai non c’è niente e nessuno che può togliere il simbolo del primato a Tadej Pogacar, ma c’era ancora lotta per la seconda piazza tra Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. Quest’oggi però il danese potrebbe essere andato vicino a chiudere la pratica.

Il vincitore delle ultime due Grande Boucle infatti è riuscito a staccare il rivale sull’ultima salita, il Col de la Couillole, riuscendo a guadagnare 52” sul capitano della Soudal-Quick Step grazie anche all’abbuono del secondo posto. E ora, grazie alla frazione odierna, il leader della Visma | Lease a Bike ha 2’50” di vantaggio sul suo rivale in classifica. Che sarebbe un vantaggio rassicurante in vista dell’ultima frazione. Ma parliamo pur sempre di una cronometro, il terreno di caccia di Evenepoel.

33,7 chilometri, caratterizzati però nella prima parte dalla salita verso la Turbie, 8,2 km al 5,7%, e dal ‘richiamino’ del Col d’Eze, 1,6 km all’8,8%, prima della discesa e degli ultimi cinque chilometri in pianura. Una cronometro che dunque potrebbe non essere totalmente appannaggio del campione del mondo della specialità, visti i chilometri di ascesa.

E poi, non è che Vingegaard vada piano nelle prove contro il tempo. Nella settima frazione il danese ha perso solo 37” in 25 chilometri, riuscendo notevolmente a limitare i danni. Certo, siamo alla prova finale di un Tour bello duro adesso. Ma che il danese possa perdere quasi tre minuti, sembra davvero difficile.

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