Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Olimpiadi
Volley femminile, la Serbia si sbarazza facilmente della Francia al debutto alle Olimpiadi
Esordio senza problemi per la Serbia alle Olimpiadi 2024 di volley femminile. Una delle principali contendenti alla medaglia a Cinque Cerchi si sbarazza con un secco e rotondo 3-0 (25-17 25-17 25-22) della Francia. Troppo marcata la differenza tra le padrone di casa e le bi-campionesse iridate in carica, che iniziano bene il proprio cammino.
Una prestazione nel complesso non scintillante per Tijana Boskovic, che si ferma a 14 punti ma con un più che rivedibile 12/34 in attacco. L’opposta è comunque miglior marcatrice, con Aleksandra Uzelac che chiude a quota 13 e Bianka Busa a 11. Non bastano alla Francia i 12 palloni messi a terra da Amelie Rotar e i 10 di Halimatou Bah, con le transalpine che avranno un compito difficilissimo per provare a passare il girone. Gruppo A che è infatti temibilissimo, con la Serbia prima grazie a questi tre punti davanti alla Cina, che ha sconfitto al tie break gli Stato Uniti.
Bastano appena settanta minuti di gioco alla Serbia per archiviare la pratica transalpina, facendo soprattutto la differenza a muro (14 stampate) e in battuta (8 ace). L’inizio è equilibrato, con le padrone di casa, spinte dalla South Paris Arena 1, che lottano su ogni pallone e rimangono agganciate fino al tredici pari. A questo punto quattro punti consecutive per le serbe indirizzano il parziale, con la squadra bronzo olimpico in carica che non si guarda più indietro e archivia facilmente la pratica.
L’allungo nel secondo set arriva dal nove a otto in favore delle transalpine al 13-9 per la Serbia, che proprio come in precedenza imposta il pilota automatico fino al traguardo. I primi cinque punti del terzo parziale sembrano condurre ai titoli di coda con un punteggio anche piuttosto schiacciante, ma qui la Francia, sotto anche di sei lunghezze, tira fuori l’orgoglio e arriva anche al meno uno sul 17-18. Serbia che prende nuovamente il largo, e non senza tremare un pochino, al quarto tentativo chiude i conti.