Olimpiadi

Volley femminile, l’Italia fatica all’esordio e lascia un set alla Repubblica Dominicana

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Paola Egonu - LaPresse

Inizia con il piede giusto il sogno olimpico della nazionale azzurra di volley femminile! L’Italia batte 3-1 (25-19 24-26 25-21 25-18) la Repubblica Dominicana alla South Paris Arena; mostrando però alti e bassi su cui si deve lavorare per il proseguimento del torneo. Primo set controllato, secondo in cui le ragazze di Julio Velasco sciupano l’impossibile e si ritrovano con tutto da rifare. Grande difficoltà per le azzurre nel terzo set, portato a casa con l’accelerazione finale, prima di inserire il pilota automatico nel quarto. Un debutto sofferto, che però ha subito fatto vedere la tempra e il carattere di questa squadra.

Tanti errori da entrambe le parti in una partita con parecchia tensione. Muro delle caraibiche che ha funzionato alla grande (13 stampate contro le 9 italiane), sintomo di un attacco a singhiozzo della squadra del Bel Paese. Miglior marcatrice Paola Egonu, che con 25 punti (1 muro e 3 ace) fa la differenza alternando però anche momenti di difficoltà. In doppia cifra per l’Italia anche Myriam Sylla (10) e una straordinaria Anna Danesi (11). Dall’altra parte della rete scatenata Gaila Gonzalez (21 punti), ma tengono sempre in vita la Repubblica Dominicana anche Jineiry Martinez (12) e Isabel Pena (12). Italia che ha ipotecato i quarti di finale, e per la certezza tornerà in campo il 1° agosto alle 17.00 contro i Paesi Bassi. 

Partenza forte delle dominicane che piazzano subito il break e vanno sul 2-0, con le italiane che faticano a mettere palla a terra. Danesi e compagne sciolgono abbastanza velocemente la tensione, impattano subito e vanno già avanti 5-4 sul fallo di formazione della Repubblica Dominicana. È il turno dai nove metri di Egonu, che con altri due servizi consecutivi piazza così il primo allungo dell’Italia (7-4). Alessia Orro parte affidandosi tantissimo alla sua opposta, non sempre mortifera in avvio, e con varie ricostruzioni le centroamericane impattano sul 10-10.

Si torna a vedere diversi fischi di palla accompagnata, e prima la seconda infrazione di questa tipologia, poi un’invasione in attacco delle domenicane spediscono le azzurre sul +4 (14-10). La fase centrale del primo set è quella decisiva, con l’Italia che inizia a difendere sempre più palloni, essere più precisa in attacco e scava il solco, anche grazie al doppio cambio in diagonale principale con il debutto olimpico di Cambi e Antropova (20-13). La Repubblica Dominicana non molla però, prova a tornare sotto ma le azzurre respingono l’assalto (spettacolare la diagonale da posto due di Bosetti). Chiusura di primo set con un altro fallo di posizione delle dominicane, e le ragazze di Velasco incamerano 25-19 il primo parziale.

Piede pigiato sull’accelerato al rientro in campo per le azzurre, con la capitana Danesi che dai nove metri fa la differenza e l’Italia vola subito sul più quattro (6-2). Stesso leitmotiv precedente, con le italiane che scappano e le caraibiche che tornano sotto. Punto pazzesco il settimo delle centroamericane, con la diagonale a tutto braccio di Egonu difesa incredibilmente, sulla parte esterna della linea, da Brayelin Martinez, per il meno due. È la scossa che dà ancora più fiducia alle nostre avversarie, che trovano la parità a quota undici con un ace che balla sul nastro e cade nel nostro campo sempre da parte della n.20.

Nuova fuga italiana sul 18-12, ma anche questa volta le azzurre non riescono a dare il colpo definitivo. Dominicane che cambiano la diagonale principale e rientrano piano piano nel set. Quando tutto sembrava indirizzarsi nel migliore dei modi con la diagonale furente di Antropova (23-19), ecco che si spegne la luce. Parziale di 4-0 delle centroamericane, che annullano un set point dopo una difesa pazzesca di Brenda Castillo, e invece alla prima occasione pareggiano i conti sfruttando l’errore diretto di Egonu.

Equilibrio che continua regna sovrano, con le ragazze di Julio Velasco che faticano anche dal punto di vista mentale. Momento nero per le azzurre, caraibiche su una nuvola e che vanno avanti 11-8 nel terzo set. Time out del CT che lavora più sulla testa che sulla tattica, e finalmente la reazione arriva. Torna a funzionare il muro, e con Egonu al servizio c’è il contro parziale per il 15-13 Italia. Una Gaila Gonzalez scatenata, e spina nel fianco n.1 della difesa azzurra, impatta nuovamente sul 16-16. Entra Gaia Giovannini al posto di una spenta Bosetti, poi un poderoso muro di Danesi dà il +3 alla nostra nazionale (20-17). Gestione che questa volta è migliore, e al secondo set point è Egonu in parallela a riportare avanti le azzurre (25-21).

Serenità che è finalmente tornata nel campo italiano, sempre la nostra opposta al servizio a fare la differenza e azzurre che scappano via fin da subito sul 6-2. Si smorza inevitabilmente l’entusiasmo dominicano, arrivano diversi errori e la bordata di Sylla unito all’ace di Giovannini mettono una prima ipoteca al match (10-3). Finalmente l’Italia riesce ad inserire il pilota automatico, e trascinata da una Danesi favolosa a muro vola sul 21-13. Velasco fa esordire tutte, entra anche Omoruyi, e i titoli di coda scorrono con il muro di Orro (25-18). Ora mirino sull’Olanda, quando ci sarà da chiudere il discorso quarti di finale.

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