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Wimbledon 2024: Musetti e Fognini, destini diversi con vista ottavi. Djokovic e Swiatek di nuovo in campo

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Musetti / LaPresse

Sesta giornata in arrivo a Wimbledon, un giorno ancora condizionato da quello che ha provocato la pioggia ieri, con match sospesi o (soprattutto in doppio) rimandati. Sono comunque diversi i temi che si andranno ad affrontare nella chiusura dei terzi turni, là dove una volta c’era la vigilia dello stop per il Middle Sunday. Una tradizione che, ormai, è svanita (insieme al Manic Monday).

Ci saranno quattro confronti da recuperare, primo fra tutti, in casa Italia, quello tra Fabio Fognini e lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Il ligure era riuscito ad andare avanti di due set a uno, ma si trovava sotto 4-5 (sebbene con il servizio a disposizione) al momento della sospensione. Fino a quel momento era accaduto di tutto: un primo parziale girato per due doppi falli di Fognini nel tie-break, due scivolate una più spaventosa dell’altra, ma per fortuna prive di grandi conseguenze, per Bautista Agut e, in fin dei conti, un match anche con buone dosi di spettacolo. Resta da capire quanto durerà, e soprattutto se e quanto il sabato creerà ancora problemi piovosi.

L’occasione più importante, però, oggi ce l’ha Lorenzo Musetti. Alzi la mano chi avrebbe pensato che il toscano, al terzo turno, avrebbe trovato dall’altra parte della rete Francisco Comesana, passato dall’essere privo di vittorie sul circuito maggiore prima di questi Championships all’eliminare in un colpo solo prima Andrey Rublev, numero 6 del mondo in preda a crisi di vario genere, e poi l’australiano Andy Walton. Il 23enne è rimasto l’unico argentino in scena sui prati più noti al mondo, ed è difficile immaginare uno scenario più favorevole di questo per il classe 2002 di Carrara. Che, attenzione, non si porta nulla da casa, anche perché le fatiche sono state, a livello di set, le stesse (quattro con Lestienne, cinque con Darderi). Il pronostico, però, è tutto dalla sua parte.

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Tra gli incontri da riprendere spiccano il duello mancino Shelton-Shapovalov, fermato a metà primo set (per il vincitore ci sarà Jannik Sinner), e Medvedev-Struff, con il tedesco fermato sull’orlo di una potenziale rimonta in nascita. Quanto ai confronti più interessanti della giornata rimasti sulla programmazione lineare, ad aprire il Centre Court è Norrie-Zverev, con il britannico che va alla ricerca di un’autentica rinascita e ripresa di un ruolo di rilievo che Jack Draper, battuto nel turno precedente, gli stava strappando via di mano. In chiusura Novak Djokovic, con il serbo che deve capire contro l’australiano Alexei Popyrin se la sua forma reale è più quella dell’esordio (Vit Kopriva) o del 2° turno (Jacob Fearnley).

In campo femminile, davvero tante le partite interessanti: giustamente sul Centre Court Jabeur-Svitolina, con la tunisina e l’ucraina a un autentico bivio di punti, difendendo l’una la finale e l’altra la semifinale. Sul Court 1 c’è una sorta di trasformazione in campo del Kazakistan. In un caso con poca fortuna in vista, perché di fronte a Yulia Putintseva ci sarà Iga Swiatek, e la polacca, pur meno dominante qui, è pur sempre un passo avanti. Subito dopo, però, Elena Rybakina parte favorita con la danese Caroline Wozniacki, nove volte al terzo turno, sei agli ottavi e mai oltre sui prati. Volendo segnalare un altro match da tenere pesantemente d’occhio, Collins-Haddad Maia è candidato numero uno.

E sempre sul Court 1 ci sarà, potenzialmente, l’ultimo addio di Wimbledon ad Andy Murray, atteso con Emma Raducanu per giocare il primo turno di doppio misto con il giocatore di El Salvador Marcelo Arevalo e la cinese Shuai Zhang. Una sorta di lungo saluto, questo, che non vuole finire mai. Anzi, una fine ce l’avrà, alle Olimpiadi, e già si sta discutendo se riservargli o meno una cerimonia apposita. La meriterebbe anche lì, essendo riuscito a vincere due medaglie d’oro in fila. Ma, si sa, per le decisioni contenenti senso l’ITF ha dimostrato di non essere sempre attrezzata.

Sempre a proposito di doppio, in campo Lorenzo Sonego e Flavio Cobolli (1° turno) su campo da decidere nel maschile, Sara Errani e Jasmine Paolini (2° turno) 3° match sul 16 dopo Fognini per quel che riguarda il femminile, infine Errani stessa e Andrea Vavassori (1° turno) 5° match ancora sul 16 in misto.

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