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Wimbledon 2024, Sara Errani e Jasmine Paolini approdano al secondo turno in doppio!

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Paolini / LaPresse

Sara Errani e Jasmine Paolini approdano al secondo turno del torneo di doppio femminile di Wimbledon 2024: la coppia italiana, accreditata della quinta testa di serie, supera le wild card britanniche Harriet Dart e Maia Lumsden con lo score di 6-3 3-6 6-3 in due ore e due minuti di gioco, ed al secondo turno se la vedrà con le alternate ceche Miriam Kolodziejova ed Anna Siskova.

Nel primo set le azzurre in apertura recuperano dallo 0-40, annullano 4 break point e si salvano, poi nel game seguente vanno 0-40 in risposta ed ai vantaggi centrano lo strappo. Immediato arriva il controbreak delle britanniche, che poi completano l’aggancio sul 2-2. La coppia italiana annulla una palla break ai vantaggi del quinto game, poi nel sesto opera lo strappo a zero che vale il 4-2. Le azzurre scappano sul 5-2 e poi nel nono gioco, alla prima occasione, vanno a chiudere sul 6-3 in 43 minuti.

Nella seconda partita le azzurre vanno nuovamente sullo 0-40 in risposta, ma le britanniche infilano 5 punti e si salvano, ma a seguire sono le italiane a risalire dal 15-40 e salvarsi ai vantaggi. L’equilibrio, però, si spezza nel sesto game, quando le azzurre hanno un passaggio a vuoto e cedono la battuta a zero. Le padrone di casa scappano sul 5-2 e poi restituiscono il 6-3 dopo 34 minuti.

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Nella partita decisiva le azzurre mancano tre palle break nel quarto game, ma poi dal 2-2, con un parziale di 12 punti ad 1, dei quali gli ultimi 9 vinti in maniera consecutiva, scappano sul 5-2 grazie al break a zero ottenuto nel sesto gioco. La coppia italiana manca un match point in risposta nell’ottavo game, poi nel nono deve annullare la palla per il controbreak, ma ai vantaggi chiude sul 6-3 in 45 minuti.

Le statistiche premiano le azzurre, che vincono 99 punti contro gli 86 delle britanniche, grazie ad una miglior resa sia sulla prima, 69% contro 66%, sia sulla seconda, 55% contro 48%, soprattutto in virtù di una miglior percentuale di prime in campo, 78% contro 59%. Le italiane convertono 3 delle 16 palle break avute a disposizione, ma ne cancellano 9 delle 11 concesse alle avversarie.

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