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Wimbledon 2024: Sinner-Berrettini, il derby sul Centrale accende le fantasie. Fognini, Paolini, Sonego tingono d’azzurro Londra

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Terza giornata di Wimbledon in arrivo all’All England Lawn Tennis Club, e per l’Italia c’è davvero tanto, anzi tantissimo da raccontare. Tra prestigio e sfortuna, tra l’attesa e quel che accadrà, c’è soprattutto il derby tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini ad accendere le fantasie. Certo, ci sono anche diversi match da finire visto che la pioggia è stata di grande disturbo ieri (e, per qualche ragione, a differenza del passato il Court 1 non è stato usato quando liberato).

Il numero 1 del mondo e l’unico italiano in finale ai Championships, infatti, chiuderanno il programma del Centre Court: un derby italiano sul campo più famoso del mondo è quanto, solo pochi anni fa, sarebbe stato impossibile da pensare. Invece, complice lo status di Jannik e anche quello di Matteo, adesso è possibile, anche perché si tratta dell’accoppiamento per eccellenza del secondo turno.

L’unico precedente l’ha vinto l’altoatesino, ma oggi la storia è un po’ diversa anche perché bisogna considerare il reale valore del romano sull’erba. Rimane comunque favorito il leader del ranking ATP, perché tra i cali del primo match avuti tra i due quello meno problematico l’ha avuto Jannik (per Berrettini il discorso è che ha iniziato a scendere dal terzo set in poi con Fucsovics, solo che l’ungherese ha disputato un quarto parziale spettacolare in negativo). Con il derby “sloggia” sul Court 1 Carlos Alcaraz, ma è un fatto del tutto normale: era chiaro che i due protagonisti dell’epoca attuale del tennis si sarebbero alternati tra i primi due campi, visto che si trovano nella stessa parte di tabellone.

L’uomo che può provare l’impresa è Fabio Fognini, senza ombra di dubbio. Certo, il terzo turno l’ha già raggiunto in passato, ma quest’anno pareva davvero una prospettiva improbabile e invece al momento è aiutato dal fatto che se la vedrà con Casper Ruud, il norvegese che con i prati non ha esattamente un rapporto d’amore. Occasione reale per lui, ma bisogna vedere quante ne ha. Certo, l’esordio con il francese Luca van Assche aiuta. Sullo stesso campo, il 2, ci sarà Jasmine Paolini, che sfiderà la belga Greet Minnen per provare ad arrivare al terzo turno per la prima volta in una carriera nella quale, finalmente, l’urna non ha creato problemi di sorta (ricordiamo che nel 2022 e 2023 aveva pescato Petra Kvitova, con tutte le conseguenze del caso vista la forza della ceca sull’erba).

Va in campo anche Lorenzo Sonego, ma il suo è un confronto difficile da decifrare. Innanzitutto perché ci sono delle occasioni in cui è complesso capire quale sua versione scenderà in campo, e poi perché stiamo parlando di un avversario, Roberto Bautista Agut, che l’erba sa come affrontarla. Una semifinale, del resto, su questi campi l’ha già raggiunta, ma il vero suo guaio è che è in grande calo da allora, e non ha ancora ritrovato la verve dei giorni migliori.

Ci sono anche dei debutti di una certa importanza in doppio, parlando d’Italia. Simone Bolelli e Andrea Vavassori non si trovano ad avere un inizio semplicissimo con il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, più praticabile la via di Sara Errani e Jasmine Paolini, opposte alle padrone di casa Harriet Dart e Maia Lumsden.

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