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Wimbledon, Matteo Arnaldi subisce la rimonta di Tiafoe: amara sconfitta al quinto set per il ligure

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Arnaldi / LaPresse

Ci ha provato Matteo Arnaldi a sorprendere Frances Tiafoe in questo primo turno del torneo di Wimbledon. Sui prati di Church Road, il ligure è riuscito a giocare meglio i punti decisivi dei primi due parziali, andando avanti 7-6 (5) 6-2. Dal terzo set, però, il n.29 del mondo è salito di livello, soprattutto al servizio, e Arnaldi ha pagato a caro prezzo il solito rendimento falloso del suo dritto e anche un po’ della battuta. Conclusione: 6-7 (5) 2-6 6-1 6-3 6-3 in 3 ore e 12 minuti di partita. Spetterà quindi al giocatore statunitense affrontare nel secondo turno il croato Borna Coric.

Nel primo set i servizi la fanno da padroni, fino al nono gioco. Un doppio fallo e alcuni errori banali costano il break a Matteo, che però è bravo a restituire il favore nel game successivo, con un passante di rovescio da sottolineare. Nel tie-break, il giocatore nostrano scappa sul 4-1, tenendo a bada lo statunitense da fondo. Sullo score di 7-5 la frazione si tinge del tricolore.

Nel secondo set l’avvio non sorride all’allievo di Alessandro Petrone. Il dritto è ancora troppo ballerino e Tiafoe ne approfitta per andare sul 2-0. Lo statunitense, però, va in rottura prolungata in maniera inaspettata, giocando decisamente male i game restanti di questa frazione. Arnaldi incassa e chiude sul 6-2.

Nel terzo set si vede un’altra versione di Tiafoe. Il rendimento alla battuta cresce moltissimo e Matteo non trova più il modo di far partire lo scambio come vuole. Ne conseguono due break nel quarto e nel sesto game, in cui le risposte anticipate dell’americano tagliano le gambe all’azzurro. Sul punteggio di 6-1 il parziale si conclude.

Nel quarto set lo snodo della frazione e probabilmente anche del confronto è il sesto gioco. Matteo si crea una chance “break” che non vedeva dal secondo parziale, ma non sa sfruttarla. Da lì Tiafoe è travolgente, strappando il servizio all’italiano nel settimo e nono gioco (6-3).

Nel quinto set il n.35 del mondo prova a tenere il passo del suo avversario, ma alla stretta finale la maggior consistenza dei colpi dello statunitense ha la meglio. Troppi imprecisioni per Arnaldi, che cede il servizio nell’ottavo game. Tiafoe non si fa pregare e chiude sul 6-3.

Leggendo le statistiche, notevole il dato dei 15 ace messi a segno dall’azzurro rispetto ai 12 dell’avversario. Tuttavia, il 63% dei punti vinti con la prima di servizio rispetto all’80% del n.29 ATP ha fatto una grande differenza.

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