Tennis
Wimbledon, Musetti sfida Fritz per la prima semifinale Slam. Djokovic attende de Minaur
Il tennis italiano ha vissuto ieri a Wimbledon una giornata agrodolce con la storica semifinale raggiunta da Jasmine Paolini e la cocente eliminazione di Jannik Sinner; mentre oggi i fari dell’attenzione sono tutti rivolti verso Lorenzo Musetti, che va a caccia della sua prima semifinale Slam della carriera. Il tennista toscano vuole continuare a sognare sull’erba londinese e se la vedrà con l’americano Taylor Fritz.
Lo statunitense è riuscito a rimontare due set di svantaggio ad Alexander Zverev ed ora avrà l’occasione anche lui di conquistare la sua prima semifinale in uno Slam. Fritz parte con i favori del pronostico, ma Musetti ha tutte le carte in regola per ribaltare le previsioni. Servirà il giocatore visto contro il francese Mpetshi Perricard, dove il toscano ha fatto la differenza in risposta, giocando probabilmente una delle partite migliori della carriera. Sarà davvero fondamentale neutralizzare non permettere a Fritz di comandare lo scambio, con un Musetti aggressivo fin dalla riposta e che dovrà muovere molto l’americano.
L’altro quarto di finale nel tabellone maschile vede protagonista Novak Djokovic. Il serbo torna sul Centrale dopo la polemica avuta con il pubblico alla fine della partita con Rune. Il numero due del mondo ha probabilmente dissipato ogni dubbio sulla sua condizione fisica, ma dovrà comunque stare attento ad un combattente come Alex de Minaur, che sicuramente è un giocatore che non mollerà una palla, lottando e correndo fino all’ultimo punto.
Sempre sul Centrale, ma spostandoci al femminile, tocca ad Elena Rybakina, probabilmente la principale favorita di un torneo femminile ricco di sorprese e con la kazaka unica tra le prime sei teste di serie ad essere rimasta nel torneo. Ora per la campionessa del 2022 ci sarà l’ucraina Elina Svitolina, che punta a tornare nuovamente in semifinale come nella passata stagione.
Chi sta andando come un rullo compressore è Jelena Ostapenko. Nessuna avversarie è riuscita a fare più di tre game in un set alla lettone, che ha impiegato un’ora e nove minuti come massimo tempo per chiudere un match. Adesso per Ostapenko ci sarà la sfida con la ceca Barbora Krejcikova, rinata sull’erba londinese dopo un 2024 davvero complicato e che può impensierire con il suo gioco la lettone, anche se avrà bisogno di una prestazione superlativa.