Tennis
Wimbledon, Paolini-Krejcikova: il ranking non inganni. La ceca vanta uno Slam ed è stata n.2…
Domani è il giorno della finale femminile di Wimbledon 2024 e per la prima volta nella storia dello Slam londinese c’è una tennista italiana a giocarsi la vittoria. Jasmine Paolini si è spinta dove mai nessuna era riuscita e per conquistare il suo primo Slam in carriera dovrà vedersela contro Barbora Krejcikova, che, invece, un titolo Slam lo vanta già nella sua bacheca.
Il ranking potrebbe far pensare ad un match che vede l’azzurra abbastanza favorita, visto che si affrontano la numero sette e la numero trentadue della classifica mondiale (classifiche ad inizio torneo), ma quella di domani sarà una finale molto incerta ed equilibrata. Krejcikova è un’avversaria decisamente scomoda, che come Paolini ha un gioco abbastanza atipico per il tennis femminile, con molte variazioni e non il consueto ormai “tirare a tutto braccio”.
Krejcikova ha vissuto un 2023 complicato con risultati sicuramente altalenanti, ma i quarti raggiunti agli Australian Open sembrano poter rappresentare un nuovo inizio nel 2024. Invece ha dovuto saltare i tornei americani per problemi alla schiena e poi una fortissima influenza l’ha debilitata tantissimo nei mesi successivi, non permettendole di arrivare in forma al Roland Garros, lo Slam vinto tre anni fa.
Sull’erba di Wimbledon una vera e propria rinascita con il capolavoro della vittoria in rimonta contro la super favorita Elena Rybakina. Krejcikova sembra poter tornare sui livelli che l’avevano portata fino al numero due della classifica mondiale proprio due anni fa. Una giocatrice solida, che sa stare mentalmente nelle partite (ovviamente se in condizione) e che sa stare anche nella lotta, come accaduto nel delicato tie-break del secondo set nei quarti contro Jelena Ostapenko.
Dall’altra parte, però, c’è una Jasmine Paolini che sta vivendo la stagione della definita consacrazione. Uno Slam sarebbe davvero il timbro magico di sei semplicemente straordinari per una giocatrice che ha fatto un salto di qualità davvero impressionante sia sul lato tecnico sia su quello mentale, come dimostrato nella difficilissima battaglia in semifinale contro Donna Vekic. Ora l’ultimo tassello, il più complicato, ma anche quello che può dare la gloria eterna.