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Wimbledon, Puppo: “Musetti conosce Djokovic, ma il serbo gioca sul campo dove ha fatto la storia”

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Musetti / Lapresse

Lorenzo Musetti prosegue il suo magico percorso a Wimbledon 2024 e batte anche Taylor Fritz, imponendosi 6-1 al quinto set e raggiungendo la prima semifinale Slam della carriera in cui dovrà vedersela con la leggenda Novak Djokovic. Di questo e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania Speciale Wimbledon, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport), l’ex tennista Paolo Canè e Massimiliano Ambesi (giornalista e commentatore di Eurosport).

Fritz ha giocato una buona partita, a me è piaciuto soprattutto il quarto set perché sembrava un po’ come quello di Sinner contro Medvedev. È stato superiore al suo avversario, però Musetti si era tenuto il meglio per la parte finale della partita. E come risponde? Stando dietro (ride, ndr), perché non è stato lì a giocare la risposta bloccata ma ha trovato i tempi sull’erba. È incredibile quanto fatto da Lorenzo“, dichiara Puppo.

In una partita ci sono dei momenti e tu in qualche modo devi saperli interpretare gestendo le energie anche in base alla possibile reazione del tuo avversario. È una specie di incontro di pugilato. Devi saperti difendere, ma anche darle oltre a capire il momento in cui il tuo rivale comincia a soffrire, dandogli magari ancor più fastidio. Quando Musetti sale dopo aver perso il primo, Fritz non ha trovato subito le armi per contenerlo soprattutto nel terzo. Poi però può cambiare la partita. Sono piccoli dettagli, magari anche un solo punto che ti fa girare in quel momento l’inerzia“, prosegue il conduttore di TennisMania.

Sulle prospettive dell’italiano in vista della semifinale con Djokovic e di una eventuale finale con Alcaraz: “Contro Alcaraz, se ci capiterà di vederli di nuovo soprattutto in un grande torneo, sarà interessante capire se Musetti riuscirà a gestire quel ritmo in qualche modo con la tattica e tecnicamente. Per quanto riguarda Djokovic invece, al di là del loro primo confronto nel 2021 a Parigi quando l’azzurro non aveva energie perché era un Musetti diverso dal punto di vista della preparazione atletica, mentre ora è uno dei più preparati in Italia e quel problema non si pone, adesso lui non ha paura e soprattutto ci sta dentro, perché ormai conosce il ritmo del serbo. Il problema è ovviamente che il Centre Court è il campo di Nole, lui ci ha fatto la storia negli ultimi anni sull’erba di Londra. Anche se dovesse andare in difficoltà, Djokovic probabilmente troverebbe qualche soluzione“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

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