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Wimbledon, Sinner combatte anche con un calo di pressione, ma sbaglia tanto: Medvedev in semifinale

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Jannik Sinner si deve arrendere. Si ferma nei quarti di finale l’avventura del n.1 del mondo in quest’edizione 2024 a Wimbledon. Non era la miglior versione del pusterese, che a metà del terzo parziale è uscito fuori dal campo per un calo di pressione. Bravissimo il suo avversario, Daniil Medvedev (n.5 ATP), ad approfittarne e in una battaglia durata 4 ore a prevalere con il punteggio di 6-7 (7) 6-4 7-6 (4) 2-6 6-3. Dando uno sguardo alle statistiche, Jannik ha pagato i tanti errori non forzati (45), specialmente dal lato del dritto, che ha funzionato solo nel quarto parziale. E dunque è il russo ad approdare in semifinale e se la vedrà contro il vincitore della sfida tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul.

Nel primo set sono i turni al servizio a farla da padroni. I due tennisti hanno un rendimento eccellente con il fondamentale e l’epilogo non può essere che al tie-break. In questo caso ci sono tanti errori da una parte e dall’altra, con Medvedev che va avanti due volte avanti di un mini-break, ma poi Jannik recupera e spreca anch’egli un set-point. In questa sfida di nervi è l’altoatesino a spuntarla, con il doppio fallo del russo che consegna il parziale.

Nel secondo set il rendimento di Jannik da fondo cala. Non sta bene l’altoatesino che fatica tremendamente a trovare soluzioni, subendo il break nel terzo game e cancellando due opportunità del doppio break nel settimo. È un muro il russo e la frazione è sua sul 6-4.

Nel terzo set la questione fisica tiene banco e il break del moscovita arriva inesorabilmente. Sinner chiama il Medical Time Out e l’attesa si fa lunga. L’azzurro va fuori dal campo per farsi visitare, facendosi misurare anche la pressione. Al ritorno in campo, la reazione di nervi perché, inaspettatamente, c’è il contro-break nel decimo game e Jannik addirittura si costruisce due palle set nel dodicesimo game. Medvedev però si salva con il servizio e nel tie-break è più risoluto con questo fondamentale, archiviando la pratica sul 7-4.

Nel quarto set il livello di gioco di Sinner si eleva a dismisura e il russo viene letteralmente tramortito. Si vedono accelerazioni, splendide variazioni di gioco, tra palle corte e attacchi in contro tempo. Il 6-2 è logica conseguenza. Nel quinto set però quella magia non c’è. Sinner si limita nuovamente a scambiare da fondo e sbatte contro il muro russo subendo il break nel quarto game. Strappo decisivo ai fini della partita, che sorride al n.5 del mondo sul 6-3.

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