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800-1500-10 km in pochi giorni: Paltrinieri forse ha chiesto troppo a 30 anni?

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Gregorio Paltrinieri
Paltrinieri / LaPresse

Una sfida troppo ambiziosa? Gregorio Paltrinieri non è riuscito a prendersi quello che avrebbe voluto nella 10 km di nuoto di fondo nelle acque della Senna. Un campo gara difficile, mai provato prima, con un lato d’andata a favore di corrente e un di ritorno controcorrente. Sicuramente, non il miglior contesto per Greg, che avrebbe preferito che la gara si fosse tenuta in un bacino, così simile all’amata piscina dove ha conquistato un argento nei 1500 sl e un bronzo negli 800 sl.

Vero è che per Paltrinieri, di base, la gestione fosse difficile: tenere una condizione top per così tanti giorni e su distanze impegnative non era facile. L’ha ammesso lui stesso ai microfoni di RaiSport: “Probabilmente il fatto di aver dovuto scaricare per le gare in piscina, non mi ha permesso di essere prontissimo alla prova in acque libere, contrariamente agli specialisti del fondo“.

Una riflessione che ci può stare, anche in considerazione che parliamo di un atleta classe ’94 e quindi in una fase della carriera diversa rispetto a chi è più giovane anche agonisticamente. Ha chiesto troppo? Probabilmente sì, ma questo è il bello anche di Paltrinieri, pronto sempre ad alzare l’asticella e animato dalla competizione ai massimi livelli.

Non ci può essere certo un rimpianto per questo, dal momento che la vasca della Defense Arena gli ha portato due medaglie, cosa che in una stessa Olimpiade non aveva mai fatto. Centrare quest’obiettivo, alla sua età, è degno di lode e non è il riscontro odierno che può disconoscere quanto detto.

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