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Africa in trionfo nella ginnastica alle Olimpiadi: prima volta epocale con Nemour. La Francia si mangia le mani…

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Nemour / Lapresse

La ginnastica artistica ha vissuto per decenni su una geopolitica ben definita: il grande blocco sovietico da una parte, le scuole cinesi e giapponesi dall’altra (soprattutto al maschile), ma con importanti incursioni di europei occidentali e americani. Negli ultimi anni il panorama internazionale si è ampliato in maniera sensibile, tanto da offrire una brasiliana sul trono del concorso generale individuale (Rebeca Andrade nel 2022) e le due medaglie d’oro conquistate dalle Filippine alle Olimpiadi di Parigi 2024 per merito di Carlos Yulo tra corpo libero e volteggio.

L’Africa era però sempre rimasta ai margini della Polvere di Magnesio, non riuscendo mai a essere protagonista, soprattutto nel settore femminile. Fino allo scorso anno, quando Kaylia Nemour conquistò la medaglia d’argento alle parallele asimmetriche ai Mondiali di Anversa. Oggi, però, l’algerina si è superata e ha regalato all’intero Continente il primo oro della sua storia in questo sport ai Giochi: l’esercizio della 17enne è stato memorabile, un autentico quadro d’autore (15.700, 7.2 la nota di partenza) che ha tramortito l’intera concorrenza e con cui la ginnasta ha scritto una vera e propria pagina di antologica.

Alice D’Amato beffata dai millesimi alle Olimpiadi. Kaylia Nemour quadro d’autore: l’oro alle parallele vola in Africa

La Francia si starà mangiando le mani per essersi fatta sfuggire un enorme talento. La classe 2006 ha infatti il doppio passaporto franco-algerino e inizialmente aveva optato per indossare il body delle Gallette, salvo poi sposare la causa del Paese africano (suo papà è algerino). Nel 2021 vinse il titolo nazionale transalpino agli staggi tra le juniores. Nel 2022 il cambio di vita agonistica e nel corso della passata stagione ha vinto il titolo all-around ai Campionati Africani e poi ha raggiunto un paio di podi in World Challenge Cup.

Kaylia Nemour è anche entrata nel Codice dei Punteggi con un proprio elemento (difficoltà G agli staggi), è reduce da una stagione intrisa di trionfi in Coppa del Mondo nella sua specialità prediletta ed è stata anche quinta nel concorso generale individuale, pagando qualche incertezza di troppo tra trave e corpo libero rispetto a Sunisa Lee e Alice D’Amato.

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