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Alice D’Amato beffata dai millesimi alle Olimpiadi. Kaylia Nemour quadro d’autore: l’oro alle parallele vola in Africa

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Alice D'Amato
D'Amato / Lapresse

Kaylia Nemour ha scritto un’autentica pagina di storia: per la prima volta una ginnasta proveniente dall’Africa ha conquistato la medaglia d’oro nell’artistica ai Giochi, con grande amarezza per la Francia che avrebbe potuto beneficiare delle superbe prestazioni di questa eccezionale atletica. La 17enne algerina, nata proprio in terra transalpina e che ha cambiato cittadinanza soltanto un paio di giorni fa, ha confezionato l’esercizio più bello in assoluto delle ultime due annate agonistiche, pennellando una prova ai limiti del surreale.

L’allieva di Marc Chirilcenco e Gina Chirilcenco è salita sugli staggi con la pressione di dover fare più del mostruoso 15.500 piazzato da Qiyuan Qiu, non si tira indietro, propone l’intero repertorio di difficoltà (7.2 il D Score), regala cioccolatini di combinazioni continue e disarmanti, sciorina Pak, Tkatchev, Stalder senza mai fermarsi, con una precisione inaudita e con una prestazione fisica di braccia straripante, risultando estremamente naturale e meravigliosa agli occhi.

Un quadro d’autore dipinto in un minuto scarso davanti ai 20.000 spettatori che hanno gremito la Bercy Arena nella penultima giornata di gare per la ginnastica artistica a Parigi 2024. Kaylia Nemour è stata premiata con un esorbitante 15.800 (8.6 di esecuzione), ha scalato un gradino dopo aver conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali dello scorso anno, quando venne battuta ad Anversa dalla cinese Qiyuan Qiu, che ha azzardato la massima nota di partenza per lei disponibile (7.2) e fermandosi a 15.500, meritandosi il secondo gradino del podio.

La battaglia per il bronzo è divampata come previsto alla vigilia e purtroppo Alice D’Amato non è riuscita a meritarselo per appena 67 millesimi: la 21enne genovese, già argento con la squadra e quarta nel concorso generale individuale ad appena un decimo dal podio, si è dovuta accontentare del quinto posto (14.733, 6.4 il D Score). L’azzurra ha offerto una prestazione di enorme sostanza e concretezza, ma paga un leggerissimo spostamento di troppo sulle verticali allo staggio alto e un’uscita con una minima sbavatura.

La due volte Campionessa d’Europa di specialità ha fatto un decimo meglio rispetto al turno preliminare, ma un filo in meno rispetto al 14.800 stampato giovedì sera nella finale all-around. Sarebbe servito proprio un 14.800 per mettersi al collo la medaglia di bronzo, conquistata dalla statunitense Sunisa Lee, già bronzo sul giro completo: salita per ultima sugli staggi esegue un esercizio molto pulito (6.4 la nota di partenza, 8.4 di pannello E) e conferma il risultato di tre anni fa a Tokyo.

Oltre ad Alice D’Amato è stata beffata anche la belga Nina Derwael, Campionessa Olimpica a Tokyo 2020 e già due volte Campionessa del Mondo nel precedente ciclo, che non è risultata impeccabile su alcune linee e ha chiuso in quarta piazza con il punteggio di 14.766 (6.5). Sono cadute la britannica Rebecca Downie (settima, 13.633) e la cinese Yihan Zhang (ottava, 12.800), che hanno chiuso alle spalle della tedesca Helen Kevric (sesta, 14.566).

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