America's Cup
America’s Cup, New Zealand indistruttibile: barca riparata, domani in gara. “Danni meno gravi del previsto”
Team New Zealand tira un sospiro di sollievo: “Il team ha constatato con sollievo che il danno alla barca non era così significativo come inizialmente previsto“. I detentori della America’s Cup avevano dovuto fare i conti con un guasto della gru durante le operazioni di alaggio al termine delle regate di ieri: lo scafo era caduto, i foil avevano picchiato a terra e una parte della prua si era rovinata. Lo shore team e il design team hanno lavorato senza sosta durante la notte per riparare la ribattezzata Taihoro e al momento trapela ottimismo.
L’ingegnere strutturale Dave Olsen ha dichiarato: “C’è stato un grande lavoro per capire dove fosse il danno e come ripararlo. I danni strutturali sono ragionevolmente significativi, ma sono tutte cose che possiamo riparare allo scafo. Non si può dire che siamo stati fortunati perché è stato un brutto pomeriggio, ma rispetto a quello che sarebbe potuto ritenerci soddisfatti”.
Nel comunicato stampa diffuso dal Defender si legge chiaramente che l’obiettivo è quello di tornare in acqua già domani (sabato 31 agosto), quando è prevista la regata contro Alinghi nell’ambito del round robin della Louis Vuitton. Ricordiamo che Peter Burling e compagni sono già ammessi al Match Race che metterà in palio la Vecchia Brocca e attendono di scoprire l’identità dell’avversaria, che uscirà proprio dal torneo degli sfidanti (sarà una tra Luna Rossa, American Magic, INEOS Britannia, Alinghi, Orient Express).
Team New Zealand temeva di dovere saltare il doppio round robin, a cui sta prendendo parte con l’intento di testare la barca e di trovare il giusto feeling con le acque di Barcellona. I risultati conseguiti dai Kiwi, infatti, non contribuiscono alla classifica generale che promuoverà le prime quattro classiicate alle semifinali della Louis Vuitton Cup.