Atletica

Armand Duplantis galattico: alieno record del mondo nel salto con l’asta, apoteosi alle Olimpiadi

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Duplantis / Lapresse

Armand Duplantis è un fenomeno totale, è uno dei volti simbolo dell’atletica leggera globale insieme a Noah Lyles, è un talento di dimensioni inaudite e dotato di mezzi tecnici al di fuori del comune, che da anni sta deliziando l’universo con stoccate di enorme caratura agonistica. Il 24enne svedese ha migliorato il già suo record del mondo di salto con l’asta, volando ad addirittura 6.25 metri in occasione della finale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il ribattezzato Mondo ha fatto centro al terzo assalto, dopo esserci andato vicinissimo nei primi due tentativi inscenati davanti agli 80.000 spettatori di un festante Stade de France.

Lo scandinavo ha ritoccato di un centimetro il 6.24 firmato lo scorso 20 aprile a Xiamen in una tappa della Diamond League, oggi ha firmato il suo nono record del mondo: 6.17 a Torun l’8 febbraio 2020 (indoor), 6.18 a Glasgow il 15 febbraio 2020 (in sala), 6.19 a Belgrado il 7 marzo 2022 (al coperto), 6.20 a Belgrado il 20 marzo 2022 (indoor), 6.21 a Eugene il 24 luglio 2022, 6.22 a Clermont-Ferrand il 27 febbraio 2023 (sotto il tetto), 6.23 a Eugene il 17 settembre 2023, poi la già citata prova in Cina della scorsa primavera e la stoccata odierna nella capitale francese.

Prima del record aveva superato senza problemi 5.70, 5.85, 5.95, 6.00 e 6.10. Armand Duplantis si è laureato Campione Olimpico per la seconda volta in carriera dopo il trionfo di Tokyo 2020 (6.02 quel giorno), onore che viene accompagnato da due trionfi ai Mondiali (2022 e 2023) e da tre affermazioni agli Europei (2018, 2022, 2024): salvo un paio di inciampi in meeting di alta caratura, lo scandinavo non stecca una grande gara internazionale dai Mondiali 2019 (argento).

Lo statunitense Sam Kendricks ha provato a stuzzicare Sua Maestà, si è inerpicato fino a 5.95 metri prima di crollare quando si è trovato di fronte alla barriera mai superata nel corso di questa stagione. L’americano si mette comunque al collo uno splendido argento, ad addirittura otto anni di distanza dal bronzo di Rio 2016 che venne seguito da due apoteosi ai Mondiali. Terzo il greco Emmanouil Karalis, autore di un percorso netto fino a 5.90 e poi incapace di magie tra 5.95 (una prova) e 6.00 (due assalti). Giù dal podio il filippino Ernest Obiena (5.90, ma con un errore a 5.80) seguito dal turco Ersu Sasma (5.85) e dall’australiano Kurtis Marschall (5.85).

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