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Atletica
Atletica, Andy Diaz debutta in azzurro: finale alle Olimpiadi per il rotto della cuffia, triplo in apnea
Andy Diaz ha fatto il proprio attesissimo debutto in maglia azzurra, indossando la casacca della Nazionale alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il fuoriclasse di origini cubane aveva acquisito la cittadinanza da più di un anno, ma è diventato eleggibile soltanto dal 1° agosto, ovvero a tre anni di distanza dalla sua ultima gara con la Nazionale che rappresentava in precedenza. Il primatista italiano aveva strabiliato in inverno, ma poi in primavera aveva accusato un problema fisico che si è portato dietro negli ultimi mesi. Sulla pedana dello Stade de France cercava il guizzo per andare in finale e provare a battagliare per le medaglie.
Andy Diaz ha esordito con un nullo nettissimo, dopo una rincorsa impostata male e dopo aver attaccato in maniera non ottimale l’asse di battuta. In occasione della seconda prova ha concesso una trentina di centimetri all’asse di battuta ed è atterrato a 16.79 metri. La musica non cambia in occasione del terzo tentativo, quando la rincorsa è poco fluida, la gambata è stretta e il salto finale è appena abbozzato (16.69). Siamo ben lontani dalla versione migliore di un talento assoluto capace di 17.75 metri e dotato di mezzi strepitosi, ma oggi è bastato il modesto 16.79 per accedere all’atto conclusivo con il dodicesimo e ultimo accredito utile.
Per puntare in alto, però, servirà il Diaz dei giorni migliori: al momento sembra un’ipotesi molto lontana. Tutti i grandi favoriti della vigilia ha sbrigato la pratica al primo tentativo, superando agevolmente la norma di qualifica fissata a 17.10 metri: lo spagnolo Jordan Alejandro Diaz Fortun, fresco Campione d’Europa, ha siglato 17.24; il burkinabé Hugues Fabrice Zango, Campione del Mondo in carica, ha toccato 17.16; il portoghese Pedro Pichardo, Campione Olimpico di Tokyo 2020, ha raggiunto addirittura 17.44 metri; lo statunitense Salif Mane si è espresso in 17.16.
Passano il turno anche il brasiliano Almir Dos Santos (17.06), il giamaicano Jaydon Hibbert (16.99), il tedesco Max Hess (16.98), il cinese Yaming Zhu (16.91), l’algerino Yasser Triki (16.85), l’australiano Connor Murphy (16.80), il cubano Lazaro Martinez (16.79). Prestazioni sottotono per gli altri italiani, che sono stati eliminati a basse misure: Andrea Dallavalle non è andato oltre a 16.65, Emmanuel Ihemeje si è fermato a 16.50.