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Atletica, Italia in finale alle Olimpiadi con la 4×400 maschile! Nigeria squalificata, Tebogo show

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Sito / Lapresse

AGGIORNAMENTO ORE 11.58. ITALIA IN FINALE! La Nigeria è stata squalificata perché il primo frazionista Ojeli ha pestato la linea per tre volte in curva: l’Italia sale in terza posizione e si qualifica alla finale! Ripescato anche il Sudafrica in quanto danneggiato dalla Spagna (contatto di gara, gli iberici non sono stati squalificati).

L’Italia nutriva interessanti ambizioni con la 4×400 maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024: l’obiettivo era l’ingresso in finale, per poi inseguire un risultato degno di nota dopo aver conquistato la medaglia d’argento agli Europei di Roma un paio di settimane fa. Gli azzurri hanno chiuso al quarto posto nella propria batteria con il tempo di 3:00.26 (sei decimi meglio rispetto alla rassegna continentale) alle spalle di Francia (2:59.53), Nigeria (2:59.81) e Belgio (2:49.84): passavano le prime tre di ogni batterie e i due migliori ripescaggio, sarebbe servito il 3:00.08 dello Zambia per superare il turno.

Luca Sito è partito a razzo e si è reso protagonista di un’ottima prima frazione, transitando in prima posizione (45.03). Vladimir Aceti ha corso benissimo per tre quarti di pista, poi sul rettilineo conclusivo si è un po’ spento e transitava in quarta piazza (44.94). Alessandro Sibilio non è parso in grandi condizioni fisiche come si era già capito sui 400 ostacoli, ma oggi ha offerto una prova di sostanza (44.92), passando un buon testimone a Edoardo Scotti dopo essere trovato di fronte all’incrocio dello spagnolo David Garcia. A Scotti (45.37), che all’inizio ha fatto a spallate con la Francia, è mancato il proverbiale cambio di passo e non è riuscito a mettere la testa davanti alla Nigeria.

Nella prima serie si è imposto il Botswana (2:57.76, miglior tempo della storia in una batteria) trascinato da un encomiabile Letsile Tebogo, che ieri sera aveva conquistato la medaglia d’oro sui 200 metri e che oggi ha aperto la gara con una frazione da 44.33. Alle spalle degli africani si sono piazzate la Gran Bretagna di Matthew Hudson-Smith (2:58.88) e gli USA (2:59.15) di Quincy Wilson e Vernon Norwood, ripescati il Giappone (2:59.48, record nazionale) e lo Zambia (3:00.08) di Muzala Samukonga (bronzo sui 400 metri, oggi autore di un micidiale 43.19 in chiusura).

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