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Atletica
Atletica, la storia di Arshad Nadeem: oro alle Olimpiadi nel giavellotto grazie al secondo classificato
Tra Pakistan e India molto spesso i rapporti non sono stati amichevoli, se così si può dire, a livello politico. Lo sport, invece, sa sempre unire atleti e Paesi. Stiamo parlando della storia del pakistano Arshad Nadeem che ha vinto la medaglia d’oro nel giavellotto maschile dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, e dell’indiano Neeraj Chopra, medaglia d’argento della stessa gara.
Tra i due rivali è stata messa in scena una bellissima sfida a suon di grandi prestazioni in pista. L’aspetto più incredibile della gara disputata sotto i Cinque Cerchi è, però, un altro. Senza Neeraj Chopra, non avremmo mai potuto assistere al successo di Arshan Nadeem. Per quale motivo? Facciamo un passo indietro.
Nella gara di Parigi 2024 il 27enne pakistano ha trovato, senza mezzi termini, il lancio della vita (quasi 3 metri in più rispetto al suo primato precedente). Misura eccezionale e, non ultimo, primo titolo individuale in una rassegna a Cinque Cerchi per il suo Paese. Il favorito della vigilia, l’indiano Neeraj Chopra, invece, si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio, davanti al grenadino Anderson Peters.
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Ma, come detto, sono i primi due atleti a fare notizia. Il pakistano, che ha conquistato l’oro olimpico ed infranto il record con i Cinque Cerchi nel lancio del giavellotto con la misura di 92.97 metri, infatti, non riceve un supporto economico da parte del suo Governo oppure dalle Federazioni locali. In poche parole la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 era a forte rischio. Tutto è stato risolto, trovandoci nell’era dei social network, grazie ad un crowdfunding che ha permesso a Nadeem di acquistare un giavellotto omologato.
Ma, dove sta la vera grande notizia? La raccolta di fondi è stata ideata e organizzata proprio da Chopra. Un legame di amicizia che è sfociato in un duello meraviglioso per l’oro olimpico. Il pakistano Nadeem si è messo al collo la medaglia del metallo più pregiato. L’indiamo Chopra ha conquistato l’argento ma, come pare ovvio, ha vinto sotto tutti i punti di vista nella storia più “decoubertiniana” di Parigi 2024.