Atletica
Atletica, Leonardo Fabbri punta al podio nel peso! Debutta Marcell Jacobs nei 100
Si riparte con la seconda giornata dedicata al decathlon con le ultime cinque prove, la seconda sessione mattutina scatta con il salto con l’asta con al via Claudio Stecchi. Da Tokyo a Budapest, Armand Duplantis ha dominato il mondo dell’atletica. Lo svedese ha elevato il record del mondo a 6,24 metri nella prima tappa della Diamond League a Xiamen e ha riconquistato il titolo europeo, superando i sei metri in sei gare consecutive. Tra i contendenti per il podio figurano il due volte campione del mondo Sam Kendricks, il filippino Ernest Obiena, che ha ottenuto un bronzo e un argento negli ultimi due Mondiali, e il greco Emmanouil Karalis, che ha stabilito diversi record nazionali arrivando a 5,90 metri. Anche l’australiano Kurtis Marschall, bronzo a Budapest, sta mostrando un’ottima forma. Tra i francesi, il principale avversario sarà Thibaut Collet, che ha raggiunto i 5,95 metri davanti al pubblico di casa.
A seguire i preliminari dei 100 uomini con gli ultimi atleti del ranking. Alle 11.20 il ripescaggio degli 800 donne e poi entra in scena Marcell Jacobs con il primo turno dei 100 e con lui Chituru Ali, altro atleta da semifinale e forse anche da finale. Tra gli iscritti l’oro olimpico uscente Marcell Jacobs e i due ultimi campioni del mondo, Fred Kerley (Eugene) e Noah Lyles (Budapest). Gli USA non vincono un oro olimpico nei 100 metri da vent’anni, e Lyles, che ha corso i 100 metri in 9.81 nella Diamond League a Londra, punta a conquistare tre medaglie d’oro a Parigi (100, 200 e 4×100). La Giamaica si presenta con nuovi talenti come Oblique Seville, Ackeem Blake e Kishane Thompson, leader stagionale. Dall’Africa, il botswano Letsile Tebogo, argento mondiale, e il sudafricano Akani Simbine, spesso finalista olimpico e mondiale, sono in corsa per il podio. Per l’Europa, oltre a Jacobs, spiccano il britannico bronzo mondiale Zharnel Hughes e l’azzurro argento europeo Chituru Ali. Da tenere d’occhio anche il britannico Louie Hinchliffe, allenato da Carl Lewis.
La sessione serale si apre con il lancio del giavellotto del a in scena a seguire il ripescaggio dei 1500 uomini con Pietro Riva e Ossama Meslek. Alle 19.35 è il momento più atteso, la finale del peso che vedrà in azione Leonardo Fabbri, argento mondiale e bronzo iridato indoor oltre che campione europeo, e l’altro azzurro Zane Weir, oro continentale al coperto. La grande attesa è per sapere se Ryan Crouser riuscirà a conquistare il suo terzo oro olimpico. Se lo statunitense non dovesse riuscire a mantenere il suo dominio, ci sono numerosi avversari pronti a contendersi il titolo. Tra i principali sfidanti, troviamo Joe Kovacs, che può vantare due argenti olimpici, due ori e due argenti mondiali. Leonardo Fabbri, il primatista italiano e campione europeo, ha recentemente conquistato l’argento a Budapest e il bronzo mondiale indoor a Glasgow, dimostrandosi imbattuto all’aperto e vincitore nella tappa londinese della Diamond League, battendo Crouser e gli altri. Il neozelandese Tomas Walsh, con tre titoli mondiali (due indoor), un bronzo olimpico e protagonista di una finale indimenticabile a Doha 2019, è un altro nome da tenere d’occhio. In quella finale, il podio fu deciso da soli due centimetri, con argento e bronzo condivisi a parità di misura. Tra i ventidue metri, anche il pesista USA Payton Otterdahl è in lizza. Il giamaicano Rajindra Campbell e il brasiliano Darlan Romani, quarto nella finale di Doha ma oro mondiale indoor a Belgrado, davanti a Crouser, sono avversari temibili. Infine, Zane Weir, campione d’Europa indoor a Istanbul e quinto a Tokyo nella sua prima finale importante, ha avuto un infortunio alla caviglia che gli ha fatto perdere le chance di podio a Roma, ma resta una minaccia per la competizione.
C’è Zaynab Dosso al via nelle semifinali dei 100. Dopo quattro titoli olimpici consecutivi vinti dalla Giamaica, il trono dei 100 metri femminili appare in bilico con diverse atlete pronte a contendere il successo. Tra le favorite spicca la campionessa mondiale Sha’Carri Richardson degli Stati Uniti, seguita da vicino dalla velocista di St. Lucia, Julien Alfred. Le giamaicane, però, non sono da sottovalutare: Shelly-Ann Fraser-Pryce, all’ultima stagione della sua carriera leggendaria, e Shericka Jackson, bronzo a Tokyo e argento nei due successivi campionati del mondo, rappresentano una minaccia concreta.
A seguire la finale del triplo donne. Con l’assenza dell’olimpionica e primatista mondiale Yulimar Rojas, portabandiera del Venezuela e in convalescenza dopo un grave infortunio, la competizione nel triplo salto femminile si apre a nuove possibilità. L’assenza di Rojas crea spazio per un nuovo nome in cima al podio. Le atlete da tenere d’occhio includono la cubana Leyanis Pérez, la saltatrice di Dominica Thea LaFond, la giamaicana Shanieka Ricketts, e la spagnola campionessa d’Europa Ana Peleteiro-Compaoré. Anche Maryna Bekh-Romanchuk, che ha mostrato ottime misure all’esordio stagionale nel Principato di Monaco durante la Diamond League, è una seria contendente.
Nella staffetta 4×400 gli Stati Uniti si confermano la squadra da battere nella staffetta mista, forti del recente primo posto alle World Relays e del titolo mondiale conquistato a Budapest, dove hanno anche stabilito un nuovo record del mondo. La competizione europea a Roma ha dato slancio ai quartetti di Irlanda e Italia, che sono riusciti a superare squadre forti come l’Olanda e il Belgio. Ai Giochi Olimpici di Tokyo, la Polonia ha sorpreso tutti conquistando l’oro, mentre la Gran Bretagna ha ottenuto l’argento ai Mondiali dell’anno scorso. La Giamaica, invece, si presenta con una formazione di atleti dalle qualità individuali impressionanti, promettendo di essere un’avversaria temibile. In chiusura la finale dei 100 donne e i 1500 che concludono il decatlon.