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Atletica, Pietro Arese: “Record italiano che mi sorprende, bellissimo vederlo alla fine”

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Pietro Arese
Pietro Arese / IPA Sport

Un ottavo posto per Pietro Arese nella Finale olimpica dei 1500 metri a Parigi. Detto così, potrebbe non essere un riscontro così eclatante. Se si vanno però a considerare il percorso dell’atleta azzurro e soprattutto il livello stellare della gara in questione, il significato è diverso.

Una prova in cui è stato lo statunitense Cole Hocker a far saltare il banco con il tempo di 3:27.65 a precedere il britannico Josh Kerr (record nazionale di 3:27.79) e l’altro americano Yared Nuguse (3:27.80). Fuori dal podio il norvegese Jakob Ingebrigtsen (quarto in 3:28.24).

Per Arese, come detto, un piazzamento impreziosito dal nuovo primato italiano di 3:30.74, un crono eccezionale viste le sue prospettive: “Ottavo posto che significa essere un finalista olimpico, diciamo che va bene. Questo tempo mi ha molto stupito e non credevo di poterlo fare“, ha dichiarato l’azzurro.

Quando ne parlavo con lo staff tecnico, i tempi attesi erano sul 3:31, ma vedere quello zero dopo il tre è stato bellissimo. La carica emotiva che trasmette questo stadio è incredibile, un qualcosa che ti va quasi a frastornare“, ha aggiunto Arese.

Un percorso che viene da lontano in cui l’azzurro non ha mai mancato in termini di dedizione: “È un tempo che mi premia per quanto ho fatto, sono fortunato, perché ho persone accanto a me che non mi mettono pressione e sanno cosa fare per darmi la giusta serenità. Queste per me sono cose importanti“.

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