Atletica
Atletica, quale Italia nella 4×100? Ipotesi quartetto di Tokyo con Desalu, Ali verso l’esclusione
Il pubblico italiano adora la staffetta veloce, soprattutto dopo aver goduto dell’epocale trionfo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il quartetto tricolore si rese protagonista di una prestazione clamorosa nella capitale giapponese, conquistando una memorabile medaglia d’oro ed ergendosi a punto di riferimento dello sprint globale. L’impresa compiuta dai ragazi di Filippo Di Mulo e Antonio La Torre resta uno dei cioccolatini più gustosi di quell’edizione dei Giochi, ma l’appetito vien mangiando e si sogna in grande anche a Parigi 2024.
Nelle ultime stagioni l’Italia si è confermata ai vertici internazionali con la 4×100: argento ai Mondiali 2023 e oro agli Europei 2024, a dimostrazione che l’exploit a cinque cerchi non era di certo casuale. Alla vigilia delle gare nella capitale francese (giovedì 8 agosto sono in programma le batterie, il giorno dopo si disputerà la finale) si intensifica il rebus sulla composizione della formazione che cercherà prima l’accesso all’atto conclusivo e poi una medaglia, sfidando su tutti gli USA (vincitori designati) e la Giamaica.
Partiamo da una certezza: Marcell Jacobs. Il Messia è stato strepitoso sui 100 metri, qualificandosi alla finale e chiudendo al quinto posto con il tempo di 9.85, ovvero il suo miglior crono nelle ultime tre stagioni. Si è fermato ad appena quattro centesimi dal bronzo e a sei centesimi dal vincitore Noah Lyles: il 1° agosto 2021 si laureò Campione Olimpico, questa volta ha battuto un colpo rispondendo a tutti gli scettici e dimostrando (ma non ce n’era bisogno) che è un fuoriclasse.
Marcell Jacobs confermatissimo in seconda frazione, su quel rettilineo opposto dove può scatenare tutti i suoi cavalli. Si era parlato a lungo dell’inserimento di Chituru Ali nel quartetto, visto che lo sprinter comasco aveva corso un superlativo 9.96 a Turku un mese e mezzo fa (terzo italiano di sempre sotto i dieci secondi), ma tra batterie e semifinale dei Giochi non ha impressionato, tanto che sembra essere indirizzato verso l’esclusione. Il vice campione d’Europa dei 100 metri sarebbe stato schierato in quarta frazione, costringendo a uno spostamento di Filippo Tortu e alla revisione di equilibri costruiti con tanta cura nelle ultime stagioni.
Filippo Tortu si è espresso in 20.29 nella batteria dei 200 metri e lo rivedremo anche in semifinale sul mezzo giro di pista, la forma fisica sembra essere buona e tutto lascia presagire che venga confermato sul rettilineo conclusivo, quello dove tre anni fa sverniciò i britannici e trascinò l’Italia verso il trionfo imperituro. Nel turno preliminare ha convinto anche Fausto Desalu che, dopo lo squillante 20.08 in altura a La Chaux de Fonds, ha passato il turno in 20.26 con tanto di curva di qualità: il lombardo aveva pennellato la curva di Tokyo ma poi aveva faticato negli anni successivi, ora potrebbe riprendersi la terza frazione?
In questo caso Lorenzo Patta, in terza frazione agli ultimi Mondiali e cresciuto in maniera importante nella gestione della curva, dovrebbe essere spostato in prima frazione, proprio dove corse tre anni fa. Si andrebbe così alla conferma del quartetto capace di laurearsi Campione del Mondo, ma Roberto Rigali (argento mondiale) e Matteo Melluzzo (oro europeo) meritano grande consideraione. Il compito non è di sicuro dei più semplici, ne sapremo di più in vista della batteria.