Atletica
Atletica, Wanyonyi e Tebogo strabiliano a Losanna. Mahuchikh sotto i 2, Furlani e Simonelli ripartono
A Losanna (Svizzera) è andata in scena l’undicesima tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale di atletica leggera. Serata frizzante nella località elvetica, sede del Comitato Olimpico Internazionale e di diverse Federazioni, dove erano tra l’altro impegnati quattro italiani.
RISULTATI DIAMOND LEAGUE ATLETICA OGGI
800 METRI (MASCHILE) – Emmanuel Wanyonyi ha accarezzato il record del mondo di David Rudisha: prima ha sfruttato il lavoro della lepre Ludovic le Meur, poi ha messo nel mirino Marco Arop e infine si è lanciato in un 200 metri finale davvero sensazionale. Il keniano ha chiuso in 1:41.11: quarto tempo della storia, a due decimi dal primato detenuto dal suo connazionale. Ora è diventato il secondo uomo della storia, oggi si è lasciato alle spalle il canadese Marco Arop (1:41.72) e il francese Gabriel Tual (1:42.30). Catalin Tecuceanu non è riuscito a firmare il record italiano: sesto in 1:44.07, il primato di 1:43.7 di Marcello Fiasconaro continua a resistere dopo 51 anni.
200 METRI (MASCHILE) – Letsile Tebogo ha regalato un grandissimo show: partenza a razzo, pennella la curva, vola sul rettilineo, si rialza nel finale per esultare e vince con un sontuoso 19.64 (0,9 m/s di vento a favore). Lo statunitense Erriyon Knighton ha provato a ingaggiare uno spalla a spalla, ma poi non ha potuto nulla e si è dovuto accontentare del secondo posto in 19.78 davanti al connazionale Fred Kerley (19.86).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Fantastica prestazione tecnica da parte del grenadino Anderson Peters, che ha spedito l’attrezzo a 90.61 metri meritandosi la vittoria. Alle sue spalle si sono piazzati l’indiano Neeraj Chopra (89.49) e il tedesco Julian Weber (82.33).
1500 METRI (MASCHILE) – Jakob Ingebrigtsen è tornato in scena dopo lo smacco subito alle Olimpiadi, ma il norvegese è imbattibile sul miglio metrico quando si è in contesto di meeting. Lo scandinavo ha sfruttato al meglio il lavoro della lepre e poi ha allungato di forza nell’ultimo giro, imponendosi in 3:27.83 (sperava di siglare il record europeo). Battuto lo statunitense Cole Hocker (3:29.85 per il Campione Olimpico), terzo l’altro americano Hobbs Kessler (3:30.47).
110 OSTACOLI – Il giamaicano Rasheed Broadbell (argento ai Giochi) è riuscito a superare nel finale lo statunitense Grant Holloway (13.14 per il Campione Olimpico). Il giamaicano Hansle Parchment ha concluso al terzo posto (13.23), mentre Lorenzo Simonelli si è fermato in quinta piazza (13.26) con lo stesso tempo dell’americano Daniel Roberts (argento olimpico). L’azzurro era al rientro dopo la delusione maturata a Parigi 2024, dove il Campione d’Europa rimase fuori dalla finale a causa di un errore.
Lorenzo Simonelli riemerge nel finale: quinto in Diamond League dopo la delusione olimpica
SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Il greco Miltiadis Tentoglou ha vinto con una zampata finale da 8.06 metri, superando il giamaicano Wayne Pinnock (8.01) e lo svizzero Simon Ehammer (7.99). Grande sigillo del Campione Olimpico, mentre Mattia Furlani, reduce dal bronzo ai Giochi, ha chiuso al sesto posto con un picco da 7.88 raggiunto al quarto tentativo.
Mattia Furlani riparte dopo il bronzo olimpico: sesto in Diamond League, la stanchezza si fa sentire
SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – L’ucraina Yaroslava Mahuchikh si è presentata in pedana dopo aver firmato il record del mondo (2.10) lo scorso 7 luglio e aver conquistato la medaglia d’oro. Stasera ha vinto superando 1.99 al primo assalto, poi sono arrivati tre errori a 2.03. L’australiana Eleanor Patterson ha chiuso al secondo posto con 1.96 superato al primo assalto, precedendo la connazionale Nicola Olyslagers (1.92 alla prima).
100 METRI (FEMMINILE) – La britannica Dina Asher-Smith parte fortissimo e tiene brillantemente, trionfando con un rimarchevole 10.88 (0,4 m/s di vento contrario). Alle sue spalle si sono piazzate la statunitense Tamari Davis (10.97) e la svizzera Mujinga Kambundji (11.06).
400 METRI (MASCHILE) – Matthew Hudson-Smith è sceso ancora una volta sotto i 44 secondi, imponendosi in 43.96: il primatista europeo si è distinto nella prima parte di gara, poi ha gestito bene lo sforzo sul rettilineo conclusivo tenendo a bada il tentativo di rimonta delle zambiano Muzala Samukonga (44.06). Terzo posto per il botswano Busang Collen Kebinatshipi con il personale di 44.22).
GETTO DEL PESO (FEMMINILE) – Chase Jackson era la grande favorita alle Olimpiadi, ma clamorosamente non riuscì a essere protagonista. Oggi la statunitense ha ritrovato il suo talento e ha vinto con una mirabile bordata da 20.64 metri: la Campionessa del Mondo ha preceduto la tedesca Yemisi Ogunleye (19.55 per la Campionessa Olimpica) e la canadese Sarah Mitton (19.52 per la primatista mondiale stagionale).
400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Femke Bol ha lasciato sfogare la giamaicana Rushell Clayton (seconda in 53.32), poi l’olandese ha aperto il gas sul rettilineo conclusivo e ha vinto in 52.25. La primatista europea e bronzo olimpico ha chiuso praticamente due secondi sopra al record del mondo timbrato dalla statunitense Sydney McLaughlin ai Giochi. Terza la giamaicana Janieve Russell (54.48), quinta l’azzurra Ayomide Folorunso in 55.08.
100 OSTACOLI – La portoricana Jasmine Camacho-Quinn è uscita in maniera brillante e si è imposta in 12.35 con 0,9 m/s di vento contrario, battendo la statunitense Grace Stark (12.38) e la giamaicana Ackera Nugent (12.38).
3000 METRI (FEMMINILE) – L’etiope Diribe Welteji ha vinto con il rimarchevole tempo di 8:21.50 su questa distanza spuria (record del meeting e suo personale), piazzando l’allungo risolutore nell’ultimo giro e tramortendo la resistenza della keniana Janeth Chepngetich (8:23.48) e della connazionale Tsigie Gebreselama (8:24.40).
800 METRI (FEMMINILE) – La keniana Mary Moraa ha vinto in 1:57.91 con una bella progressione nel finale, lasciandosi alle spalle le britanniche Georgia Bell (1:58.53) e Jemma Reekie (1:58.73).