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ATP Cincinnati 2024, Flavio Cobolli approfitta del ritiro di Luciano Darderi ed approda agli ottavi

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Flavio Cobolli
Flavio Cobolli / LaPresse

E’ Flavio Cobolli a vincere il derby italiano del secondo turno dell’ATP Masters 1000 di Cincinnati: Luciano Darderi alza bandiera bianca quando era sotto di un set ed un break, dopo un’ora e nove minuti di gioco sul punteggio di 7-6 (4) 3-1 per Cobolli, che agli ottavi affronterà il vincente della sfida tra il polacco Hubert Hurkacz, numero 5 del seeding, ed il qualificato nipponico Yoshihito Nishioka.

Nel primo set Darderi cede la battuta a trenta in avvio, facendosi rimontare dal 30-15 e palesando qualche difficoltà fisica, ma poi la situazione sembra tornare alla normalità ed il controbreak arriva nel sesto game, quando Cobolli risale dal 15-40, ma ai vantaggi, alla quarta occasione, deve capitolare. Nella fase centrale della sfida i servizi tornano poi ad essere dominanti.

Darderi si procura un set point nel decimo game, in vantaggio per 5-4 e sul 30-40 sul servizio avversario, ma non lo sfrutta. Senza ulteriori sussulti si va al tiebreak: Cobolli si porta sul 2-0, ma Darderi replica e va a condurre sul 3-2. Controsorpasso ed allungo di Cobolli, il quale fa fruttare il minibreak ottenuto sul 4-3, andando poi a chiudere sul 7-4 dopo 51′ di gioco.

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Nella seconda partita i servizi dominano per i primi game, poi nel quarto gioco arriva il break a zero di Cobolli, che scappa sul 3-1: ad inizio quinto gioco, con Cobolli avanti 15-0 e con una striscia aperta di 9 punti consecutivi vinti, Darderi, tornato a manifestare problemi fisici, alza bandiera bianca e si ritira dopo 18 minuti, lasciando strada al connazionale verso gli ottavi di finale.

Le statistiche sottolineano come a fare la differenza fino al momento del ritiro di Darderi sia la resa sulla seconda di servizio, con Cobolli al 65% contro il 41% del connazionale. Lo stesso Cobolli si rivela più cinico nei momenti importanti, convertendo entrambe le palle break avute a disposizione, mentre ne cancella quattro delle cinque concesse in due game differenti, una delle quali, però, è anche un set point.

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