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ATP Cincinnati, Jannik Sinner rimonta Rublev in una partita zeppa di errori: é in semifinale!

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Sinner / LaPresse

Vincere “sporco”. Jannik Sinner ha fatto in questo modo nel primo quarto di finale del Masters1000 di Cincinnati. In una giornata molto difficile, per via del tanto vento a spirare in Ohio come fosse Auckland (Nuova Zelanda), il n.1 del mondo ha saputo venire a capo di una partita molto complicata contro Andrey Rublev (n.6 del ranking). Un successo in rimonta con il punteggio di 4-6 7-5 6-4 in cui Jannik ha dimostrato grande forza mentale nel far fronte a un primo set giocato in maniera pessima, non comprendendo il modo di colpire la pallina per via delle condizioni ventose.

In una sfida costellata da tanti errori, provocati per l’appunto dal vento nella maggior parte dei casi, il pusterese è stato in grado di far proprie le restanti frazioni sullo score di 7-5 6-4, pur con passaggi a vuoto. E così è arrivata un’altra semifinale in questo 2024 di grande valore per l’azzurro, che affronterà il vincente della sfida tra Alexander Zverev e Ben Shelton. Parliamo della quarta semifinale 1000 nell’annata, primo italiano a farlo a Cincinnati e della nona in carriera in questa tipologia di torneo. Vendicata anche la sconfitta subìta a Montreal dal moscovita.

Nel primo set il n.1 ATP è in versione “Paperissima”. Tantissimi errori nelle esecuzioni, specie dal lato del dritto, a causa dei cambi repentini di traiettoria generati dal vento. Rublev è migliore nell’interpretazione e va subito avanti di un break nel secondo game. Il moscovita, però, fa anch’egli dei disastri nel nono game, consentendo a Jannik di concretizzare il contro-break. Sinner, però, è in totale confusione e gioca un turno al servizio molto negativo, commettendo anche un doppio fallo che consegna il parziale sul 6-4 all’avversario.

Nel secondo set Jannik parte bene, strappando la battuta al rivale, ma ancora una volta il servizio lo tradisce malamente. Il rendimento in risposta dell’altoatesino, per sua fortuna, cresce e le palle break costruite sono diverse: due nel quinto game, altrettante nel settimo e tre nel nono, con un recupero in tuffo pazzesco per il vento.

Vero è che anche l’italiano è obbligato a cancellare due chance “break” all’avversario nell’ottavo gioco. In quest’altalena d’emozioni, la determinazione del pusterese ha la meglio e finalmente il break c’è nell’undicesimo game, con conferma nel dodicesimo (7-5).

Nel terzo set Sinner scappa e va avanti di due break, approfittando stavolta lui delle deficienze di Rublev con il vento. Tuttavia, anch’egli non è immune da passaggi a vuoto come nel quarto gioco, ma prontamente assorbito dal terzo break incamerato nel parziale. Si arriva alla stretta finale e l’azzurro spreca nell’ottavo gioco la prima opportunità di chiudere al servizio, ma è perfetto nella seconda (6-4).

Leggendo le statistiche, colpiscono appunti gli errori gratuiti: 44 di Sinner e 47 di Rublev. A fare la differenza sono stati i vincenti, ovvero 31 per il n.1 del mondo rispetto ai 13 del n.6 ATP.

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