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Basket: Steph Curry è irreale, USA ancora oro olimpico. Piegata la Francia solo nel finale

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Steph Curry
Curry / PETTER ARVIDSON/Bildbyran/Sipa USA / IPA Sport

Si scrive Team USA, si legge Steph Curry. Il marchio sull’oro olimpico degli Stati Uniti, il quinto consecutivo dopo la defaillance di Atene 2004, è il suo, con quattro triple una più irreale dell’altra negli ultimi 3 minuti. Anche la Francia, pur ottima nel restare in partita fino alla fine, è costretta a piegarsi per 87-98. La superstar dei Golden State Warriors chiude a quota 24 con 8/12 da tre, mentre sono 15 i punti di Devin Booker e Kevin Durant e 14 quelli di LeBron James. Alla Francia non bastano i 26 di un grandissimo Victor Wembanyama, alla prima finale olimpica a vent’anni, affrontata perfettamente, e i 20 di Guerschon Yabusele.

Si comincia a ritmi altissimi, ma non sono solo i canestri quelli che contano: LeBron James schiaccia e stoppa, Durant va da tre, ma la Francia è lì, con Bercy pronta sempre a esplodere.come per la schiacciata di Wembanyama che regala l’11-10 ai Bleus. I francesi si basano su due motivi: l’alternanza Gobert-Wembanyama, i cambi vorticosi e la zona 2-3. Dal 5′ non si segna più per quasi due, poi sblocca Tatum con la schiacciata in transizione. Si alza anche il volume della difesa americana, con Edwards che fa ogni cosa possibile e sul 13-16 obbliga Collet al timeout. Questo porta dei risultati, con Gobert fattore vicino a canestro. L’ultima parola ce l’ha però Edwards con la tripla del 15-20 che chiude il primo quarto.

Davis prova a trainare Team USA al rientro in campo, ma sono Wembanyama e Yabusele a tenere lì la Francia. Che, poi, decide di scatenarsi: tripla di Strazel (di tabella), transizione che manda Coulibaly a schiacciare, 25-24, timeout Kerr. Riparte lo show: LeBron da una parte, Wembanyama dall’altra, poi Booker ci mette il suo carico da tre. S’innervosisce Yabusele, ma chi decide di fare il suo show è lui, LeBron James, con un mix di movimenti e fisicità irreali per uno di 39 anni, ed è 31-36. Gli States provano ad andarsene (33-40), ma Yabusele fa esplodere Bercy con la schiacciata (con fallo) sopra LeBron, Si tratta, però, di una goccia in mezzo alla tempesta che porta gli States sul +10. Oltre, però, non vanno, perché l’orgoglio francese e la gran palla di Wembanyama per Yabusele significano 41-49 all’intervallo.

Al rientro in campo gli uomini di Kerr non accennano a diminuire la forte intensità che mettono sul campo. E, in un paio di occasioni, hanno anche un colpo di fortuna: Curry viene lasciato un paio di volte libero, e in entrambe le occasioni segna da tre. Risultato: 47-61. Se la Francia riesce a tenere la situazione in mano, è perché gli States calano leggermente in intensità, ma soprattutto perché Wembanyama non si ferma: arriva a quota 20, segna la tripla del 56-65 e carica la folla di Bercy. Fournier riporta ancor più a contatto i padroni di casa, ma ci pensa James con la tripla a riallontanarsi. Il match, ad ogni modo, è chiaramente riaperto, solo che Team USA prova a richiuderlo con l’alley oop chiuso da Durant, solo che Fournier non ci sta e segna di nuovo da tre. De Colo, poi, trova una rubata di qualità sopraffina, appoggia al vetro, la stoppata è irregolare ed è 66-72 a 10′ dal termine.

Nelle prime fasi del quarto finale l’equilibrio sostanzialmente non cambia, ma, dopo tre minuti, prova a spezzarlo in maniera definitiva Holiday con la tripla del 69-80. La Francia non molla mai, ha Lessort che riesce a tenere il distacco entro margini da lotta, ma le due squadre cominciano a perdere diversi palloni anche banali, segno che il mix intensità-stanchezza lascia il segno. De Colo sorprende tutta la difesa USA per il 76-82, Yabusele legge la linea di passaggio di Curry, prende il fallo di James e fa 1/2 in lunetta: -5 a 3’30” dal termine. Wembanyama corregge poi a canestro per il -3 che accende il Palais Omnisports, gelato però da una tripla di Curry alla Curry, poi Durant mette altri due liberi da lotta a rimbalzo per il 79-87, il tutto dopo una precedente stoppata che farebbe tremare metà dei palasportm mondiali. Curry, però, si è trasformato in qualcosa che è un incrocio tra Superman, gli Avengers e praticamente tutti i supereroi mai creati. Una tripla, un’altra, un’altra ancora con due addosso, e se Team USA è ancora sul trono olimpico il suo nome è quello che va scritto su tutte le medaglie d’oro.

FRANCIA-USA 87-98

FRANCIA – Ntilikina*, Batum* 5, Albicy, Yabusele* 20, Cordinier*, Fournier 8, de Colo 12, Lessort 5, Gobert 2, Wembanyama* 26, Strazel 3, Coulibaly 6. All. Collet

USA – Curry* 24, Edwards 8, James* 14, Durant* 15, White ne, Haliburton ne, Tatum 2, Embiid* 4, Holiday 6, Adebayo 2, Davis 8, Booker* 15. All. Kerr

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