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Ciclismo su pista, Bernard/Plebani si tingono di bronzo nell’inseguimento. Prima medaglia italiana alle Paralimpiadi

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Patrick Bos e Tristan Bangma

Arriva dal ciclismo su pista la prima medaglia dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024! Si tinge di bronzo il tandem di Lorenzo Bernard e Davide Plebani (pilota) nell’inseguimento maschile sui 4000 metri della categoria B. Una prova straordinaria quella degli azzurri nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, che festeggiano così il primo metallo della spedizione tricolore e il numero 600 del Bel Paese in tutta la storia della manifestazione.

Bernard/Plebani sono stati terzi nelle qualificazioni e anche nella finale per il bronzo hanno fatto vedere di essere nettamente più forti degli olandesi Vincent Ten Schure/Timo Fransen. Un ultimo atto dominato, rimanendo in testa dal primo all’ultimo giro e chiuso con il tempo totale di 4’04″613. Un bronzo favoloso quello della coppia azzurra, al lavoro insieme da poco più di un anno, mentre l’oro è andato al collo degli olandesi Tristan Bangma/Patrick Bos. Neerlandesi che in qualifica hanno siglato la nuova miglior prestazione mondiale (3’55″396), mentre in finale sono andati ad un decimo dal loro record. Argento per gli inglesi Stephen Bate/Christopher Latham, anche loro capaci di andare sotto il muro dei quattro minuti.

La sessione pomeridiana nel velodromo transalpino è stata aperta dalla finale dei 500 metri femminile della categoria C4-5. Una gara in cui purtroppo l’azzurra Claudia Cretti è stata la prima delle escluse nelle qualificazioni mattutine, anche se parecchio distante dal tempo utile per entrare nell’ultimo atto. La prima medaglia d’oro delle Paralimpiadi di ciclismo su pista è andata poi al collo dell’olandese Caroline Groot, che ha chiuso il suo ultimo atto in 35″566 dopo aver ritoccato il record del mondo in mattinata. Subito festa anche per la Francia, con l’argento di Marie Patouillet, mentre completa il podio la canadese Kate O’Brien.

Nessuna sorpresa nell’inseguimento individuale maschile sui 3000 metri della categoria C1. Pronostico rispettato da parte del cinese Zhangyu Li, che vince l’oro da favorito potendo vantare un vantaggio abissale su tutta la concorrenza (clamoroso il suo record del mondo di 3’31″338 fatto segnare nelle qualificazioni). In una finale tra connazionali la disputa finisce poco dopo, visto che Li in neanche mille metri arriva a doppiare Weicong Liang. Si lascia andare invece ad un’esultanza incredibile lo spagnolo Ricardo Ten Argiles, che con il tempo di 3’45″152 batte il tedesco Pierre Senska e si prende così una meravigliosa medaglia di bronzo. 

Parla cinese anche la competizione femminile dell’inseguimento individuale sui 3000 metri della categoria C1. Così come tra i maschi, non è da meno Wang Xiaomaei, che vince l’oro con la ciliegina sulla torta del nuovo record del mondo (3’41″692) siglato nella finale contro Daphne Schrager, poi ovviamente argento. L’asiatica ha gestito in maniera superba l’ultimo atto, partendo a tutta e arrivando davvero vicina alla britannica, senza però superarla per non far fermare il tempo. Alla fine il cronometro le ha dato ragione, e l’esplosione in lacrime a fine gara è più che giustificata. Bronzo che invece va in Svizzera, grazie al 3’48″512 messo a segno da Flurina Rigling. 

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