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Binaghi sul caso Sinner: “Abbiamo preso un bello spavento. Le critiche arrivano dai più cretini e frustrati”

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Angelo Binaghi
Binaghi / LaPresse

Angelo Binaghi, presidente della FITP, ha rilasciato all’agenzia di stampa Lapresse le sue prime dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda doping di Jannik Sinner. “Ci è andata molto bene, abbiamo preso un bello spavento. Ma Sinner ne uscirà più forte di prima. Ci siamo scambiati dei messaggi ieri, lo conosco. Le ricadute psicologiche probabilmente le ha avute in quei 4 mesi, ma anche lì ha vinto ad Halle e poi a Cincinnati, è arrivato in semifinale al Roland Garros e ai quarti a Wimbledon. Pensate con che stato d’animo…“, dice il 64enne nativo di Cagliari.

Binaghi è scettico su un eventuale ricorso di WADA o Nado Italia contro la sentenza dell’ITIA: “Non me ne intendo ma mi sembrerebbe strano, mi sembra una vicenda chiarita in tutti i suoi più piccoli aspetti e il soggetto interessato è al di sopra di ogni sospetto. Credo che nessuno avrebbe scommesso una lira su un possibile caso doping di Sinner, avrebbero scommesso di più su una rapina in banca. Mi sembra torni tutto“.

Il presidente federale non usa mezze misure commentando le reazioni di alcuni giocatori come Kyrgios e Shapovalov: “Le critiche dei colleghi a Sinner? Sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente. Essendo frustrati è normale che facciano dei commenti velenosi, sarebbe stata una cosa ben diversa sentirli da parte di Nadal, Djokovic, Medvedev. Gente di spessore umano differente“.

Binaghi ha poi svelato di non essere stato a conoscenza del caso fino a due giorni fa:La Fitp lo ha saputo l’altro ieri, il giorno prima della comunicazione. Mi hanno evitato quattro mesi di ansia. Noi come federazione non abbiamo ricevuto niente di diverso da quello che è stato reso pubblico, ci ha avvisato solo il team di Sinner il giorno prima, nei rapporti di cortesia e di correttezza“.

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