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Caterina Bosetti appagata: “Aspettavamo questo oro da tutta la vita. Eravamo le più forti da anni”

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Caterina Bosetti
Caterina Bosetti - LaPresse

Caterina Bosetti entra nella storia. Dopo un inizio complicato, la crescita partita dopo partita della numero 9 è stata fondamentale per scrivere uno dei risultati più importanti per lo sport azzurro. L’Italia ha vinto le Olimpiadi 2024 di pallavolo femminile, annichilendo 3-0 gli Stati Uniti. Lei che, se non ci fossero stati infortuni, il posto in campo probabilmente non lo aveva. Ha risposto presente, andando oltre le critiche e crescendo sfida dopo sfida.

Un tabellino in finale che recita 9 punti, 7 dall’attacco a cui si aggiungono un muro e un ace. In una partita senza storia, significa aver dato un contributo enorme. Bosetti ha iniziato le Olimpiadi stentando, venendo sostituita spesso da Gaia Giovannini, palesando problemi in ricezione e difficoltà in attacco. Il CT Julio Velasco però non ha mai smesso di credere in Bosetti ed è stato ripagato con una crescita vertiginosa. 

Una medaglia stupenda, è la cosa che aspettavo da tutta la vita – esordisce la schiacciatrice azzurra ai microfoni Rai -. Davvero, è la partita che aspettavo da tutta la vita“. Visibilmente emozionata, Bosetti prova a fare un’analisi su un’Olimpiade dominata: “Penso che la partita più difficile sia stata quella dei quarti, e un po’ la semifinale. Nei quarti eravamo nervosissime, oggi abbiamo davvero goduto della partita“.

Penso che si sia visto, abbiamo giocato una pallavolo davvero straordinaria. Penso che siamo la squadra più forte di tutte da anni. A volte l’occasione ci è sfuggita dalle mani, e oggi non ce la siamo fatta scappare anche per la maturità della squadra“, è la sentenza di Bosetti. L’azzurra poi fa capire che questo oro viene da lontano, e la consapevolezza di poter fare un grande risultato c’era: “Durante la VNL sentivamo già qualcosa, sapevamo quanto eravamo forti. L’importante era solo trattenere le emozioni, perché altrimenti ti mangiano. Penso che da lì abbiamo iniziato a costruire il percorso per arrivare ad oggi“.

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