America's Cup

Che danni ha riportato New Zealand? Forfait per le regate del 30 agosto, possibile lungo stop

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Team New Zealand

Team New Zealand ha rivoluzionato la tradizione dell’America’s Cup. Da questa edizione i Defender prendono infatti parte, seppur fuori classifica, anche alla Louis Vuitton Cup, ovvero il torneo degli sfidanti da cui uscirà la pretendente al trofeo più antico del mondo. Proprio nella giornata odierna i Kiwi si sono imposti con 12 secondi di vantaggio nei confronti di Luna Rossa: una regata palpitante, che gli oceanici hanno risolto a loro favore grazie ad uno spettacolare sorpasso nel corso del secondo lato di bolina.

I problemi per i campioni in carica sono però arrivati al rientro al porto. Una gru, mentre stava sollevando ‘Taihoro’, ha accusato problemi al sollevatore, che di colpo ha ceduto. L’AC75 è così precipitato, sbattendo pesantemente sulla base di supporto. È ipotizzabile che la barca neozelandese sia precipitata almeno per 5 metri, dunque l’impatto non può chiaramente essere stato di poco conto, soprattutto considerando la mole di questi scafi.

Successivamente l’imbarcazione è stata messa in sicurezza attraverso una gru portatile ed ora si trova nel capannone, dove gli ingegneri valuteranno nel corso della notte l’entità dei danni. Le prime valutazioni hanno però emesso un primo verdetto: ‘Taihoro’ non sarà in grado di gareggiare nelle regate di domani (venerdì 30 agosto). Saltano dunque le sfide contro Ineos Britannia ed Orient Express.

Ad ogni modo, la sensazione è che i danni richiedano tempi di riparazione piuttosto lunghi, come si evince da un comunicato emesso in serata: “Una volta che saranno condotte ulteriori indagini nelle prossime 24 ore e sarà stato predisposto un piano completo per la riparazione di Taihoro, il team fornirà un ulteriore aggiornamento sulla durata del periodo in cui sarà fuori dall’acqua“.

Non va dunque escluso che Team New Zealand rinunci per intero al ‘primo giro’ del round robin, con la speranza di rientrare nelle regate della prossima settimana. C’è anche l’ipotesi che Peter Burling e compagni tornino in acqua direttamente ad ottobre per le regate di Coppa America. Ne sapremo di più nelle prossime ore.

Una situazione imprevista e non semplice da gestire. Tuttavia il CEO Grant Dalton non perde l’ottimismo: “Chiaramente questo è un ostacolo per il team in un momento così importante della campagna. Questi sono i momenti che possono definire una campagna di Coppa America, e noi abbiamo un gruppo straordinario di persone dedicate e talentuose che lavoreranno 24 ore su 24 per riparare la barca“.

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