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Ciclismo, Mathieu van per Poel sulla prova in linea delle Olimpiadi: “Io favorito? Non mi dispiace”

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Mathieu van der Poel
Mathieu van der Poel / LaPresse

Nella giornata di domani (ore 11.00) si correrà la prova in linea di ciclismo maschile per quanto riguarda i Giochi Olimpici di Parigi 2024. I favoriti sono ben noti. Da Mathieu Van der Poel a Remco Evenepoel, passando per Julian Alaphilippe e Wout Van Aert. Chi sarà tra questi a mettersi la medaglia d’oro al collo?

Mathieu Van der Poel, da molti, è considerato il favorito numero 1, anche perché il lay-out del percorso assomiglia molto ad una classica. Lo stesso fuoriclasse olandese lo conferma: “Non è molto diversa da una Monumento. L’atmosfera è un po’ come quella della Coppa del Mondo”.

Per il classe 1995, finalmente, arriva l’esordio nel ciclismo su strada sotto i Cinque Cerchi: È la mia prima Olimpiade su strada. Con queste squadre piccole, anche per me è un po’ una situazione di attesa. Ma sembra che possa essere una gara non controllabile. Dipende dalle gambe, ma direi che è un vantaggio per me. Bisogna stare in guardia in ogni momento della gara. Potrebbe accadere all’improvviso, e allora bisogna assicurarsi di essere lì. Il ruolo di favorito non è poi così male. In una classica è sicuramente un po’ più prevedibile. Poi hai la tua squadra con te che può aiutarti a controllare, questa è la grande differenza. Ma di per sé l’obiettivo rimane lo stesso”.

van der Poel passa poi a fare il punto della situazione sulla sua condizione fisica e sul tracciato. “Sono uscito dal Tour più fresco, ma questo non significa che avrò di nuovo le gambe dei Campionati del Mondo di Glasgow. Ogni anno è diverso, naturalmente. Ho seguito la preparazione per Glasgow. Non è esattamente la stessa, ma la tengo comunque a mente. Ho visto il circuito solo sulle immagini e su Veloviewer. Dovrebbe essere sufficiente, credo. Mi sembra abbastanza duro, soprattutto per le squadre piccole e per la distanza sarà sicuramente abbastanza duro. È possibile che succeda qualcosa a Montmartre, ma anche prima. Chissà, la corsa potrebbe essere già stata decisa sulla salita di Montmartre, si preannuncia una corsa estenuante. Sono sempre contento di un finale lungo, nelle classiche funziona bene e mi aspetto lo stesso”.

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