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Ciclismo, nessuno come Remco Evenepoel: doppietta d’oro alle Olimpiadi, stacca tutti nella gara in linea

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Remco Evenepoel
Remco Evenepoel - IPA/Sport

Un vero e proprio fuoriclasse: nessuno come lui. Remco Evenepoel riesce a trovare un clamoroso bis alle Olimpiadi nel ciclismo su strada: dopo quello nella cronometro individuale, ecco quello della prova in linea. Il fenomeno belga è veramente eccezionale: su un percorso magnifico lungo le strade di Parigi, ricchissimo di spettatori, sfruttando anche il gioco di squadra, fa il vuoto in solitaria e fa festa sul traguardo.

Prima fuga di giornata, subito dopo il via, con all’attacco uomini di secondo e terzo piano: il ruandese Eric Manizabayo, il marocchino Achraf Ed Doghmy, l’ugandese Charles Kagimu, il thailandese Thanakhan Chayasombat e il mauritiano Christopher Rougier-Lagane. Vantaggio nettissimo lasciato dal plotone, che poi ha gestito la situazione con l’Olanda, la Danimarca ed il Belgio a limitare il gap. Successivamente dal gruppo sono partiti al contrattacco Elia Viviani, il greco Georgios Bouglas e l’irlandese Ryan Mullen, che si sono riportati sui fuggitivi della prima ora.

A circa 80 chilometri dal traguardo sono iniziati i veri movimenti nel plotone: il primo a muoversi ovviamente Remco Evenepoel, con Alberto Bettiol a marcare la ruota del belga (praticamente l’unico momento in cui è stato in gara il capitano azzurro). A 50 km dall’arrivo arriva l’attacco più atteso, quello di Mathieu van der Poel con a ruota Wout van Aert: i due fanno il vuoto sullo scatto, ma poi si fermano e vengono raggiunti dal plotone. Il Belgio è devastante e scatta a ripetizione: Evenepoel è mostruoso e se ne va, con lui il solo Valentin Madouas (Francia) tiene il passo. Il gruppo alza bandiera bianca, con i belgi a proteggere il proprio capitano, la battaglia diventa solo per la medaglia di bronzo.

Nell’ultimo giro Evenepoel distrugge le ambizioni di Madouas staccandolo in salita, con il francese che deve accontentarsi della medaglia d’argento. L’ultimo rischio per il fenomeno belga è a tre chilometri dall’arrivo, con una foratura che lo costringe a cambiare bicicletta: nonostante ciò il suo è un vero e proprio dominio, con la fotografia delle Olimpiadi che è quella di Evenepoel sul traguardo festante con alle spalle la Tour Eiffel.

La Francia può gioire: secondo Madouas, terzo Christophe Laporte. Quarto posto per l’ungherese Attila Valter, quinto Toms Skujins, solo ventitreesimo Bettiol.

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