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Ciclismo su pista: a Parigi 2024 l’Italia in trionfo con le madison, livello altissimo nei quartetti

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Guazzini Consonni
Guazzini Consonni - IPA/Sport

Ci si aspettavano tre medaglie almeno per l’Italia del ciclismo su pista alle Olimpiadi di Parigi 2024 alla vigilia e tre podi sono arrivati, con anche una perla d’oro nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines. Si puntava tantissimo sugli inseguimenti a squadre e sugli omnium, invece a trovare il colpo grosso sono state le madison.

Indimenticabile il trionfo di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini. La prima è stata schierata all’ultimo in sostituzione di Elisa Balsamo e, assieme all’amica di mille battaglie, ha trovato una gara meravigliosa nella quale sono andate a tingersi d’oro.

Sempre nell’americana, una specialità che negli anni non era stata tanto amica del Bel Paese, Elia Viviani, che aveva deluso nell’omnium dove ci si aspettava l’ultimo colpaccio della carriera, assieme a Simone Consonni è riuscito a trovare una prova magnifica che è valsa l’argento (e senza una sfortunata caduta forse sarebbe potuto cambiare il risultato).

La medaglia, anche se non del metallo più pregiato, è arrivata anche dal quartetto maschile campione uscente. A Tokyo il super colpaccio, in terra francese un bronzo per Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e lo stesso Consonni che si sono confermati al top a livello mondiale, non riuscendo però a trovare quel salto di qualità che hanno centrato diverse squadre a livello internazionale. I tempi si sono abbassati su standard mostruosi anche tra le donne, con le azzurre che non sono state in grado di trovare il passo (e non sarebbe stato facile) per il podio.

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