Ciclismo
Ciclismo, una Olimpiade incolore per l’Italia: Viviani in fuga, Bettiol e Mozzato mai protagonisti
Italia non pervenuta nella prova in linea di ciclismo delle Olimpiadi di Parigi 2024. Sicuramente non c’erano grandissime aspettative riposte sul terzetto composto da Elia Viviani, Alberto Bettiol e Luca Mozzato, ma gli azzurri non si sono praticamente mai resi protagonisti, non dando mai la sensazione di poter avere un ruolo in questa corsa.
Viviani è partito in fuga a 190 chilometri dal traguardo insieme ad altri cinque corridori e ha resistito per poco più di 100 chilometri, per poi staccarsi e venire ripreso dal plotone a 75 chilometri dall’arrivo. L’unico impiego per il veronese poteva essere questo, poiché il percorso per le sue caratteristiche era troppo duro e su strada i risultati non arrivano da tempo.
Il capitano di questo terzetto era però Alberto Bettiol che praticamente non si è mai visto, se non a una settantina di chilometri dalla conclusione quando ha provato a inseguire uno degli attacchi di Remco Evenepoel e un’azione di Stefan Kung. Stesso discorso per Luca Mozzato che ha tentato una volta senza successo insieme a un gruppetto di avvantaggiarsi sul plotone.
Certo, lottare per il podio era un’impresa praticamente impossibile da realizzare, ma da questa Olimpiade l’Italia non si porta via nulla, in una corsa da dimenticare in tutto e per tutto e che non ha visto gli azzurri esprimersi ai livelli che richiedono questi palcoscenici.