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Clamoroso nel salto con l’asta femminile: perché 20 qualificate alla finale olimpica? Presenti due italiane

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Roberta Bruni
Bruni / Lapresse

Le qualificazioni del salto con l’asta femminile sono andate in archivio sulla pedana dello Stade de France con un epilogo a dir poco clamoroso, in occasione della quarta sessione mattutina dell’atletica ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Mercoledì 7 agosto saranno infatti ben 20 le atlete protagoniste della Finale con in palio le medaglie a cinque cerchi, ma tra queste non figura il nome di Molly Caudery.

La 24enne britannica, leader mondiale stagionale (4.92 metri lo scorso 22 giugno a Tolosa) ed una delle favorite principali della vigilia per la vittoria, si è resa protagonista di un incredibile corto circuito uscendo di scena con tre errori consecutivi a 4.55 metri, ovvero la sua misura d’ingresso in qualificazione dopo aver deciso di non saltare a 4.20 e 4.40.

Un errore strategico pesantissimo, visto che a posteriori sarebbe stato sufficiente saltare 4.40 al primo tentativo per entrare in Finale. Oltre a Caudery, sono rimaste sorprendentemente fuori dall’ultimo atto anche l’altra britannica Holly Bradshaw (4.90 di personale) e le americane Brynn King e Bridget Williams (4.83 in stagione). Bilancio positivo per l’Italia, che verrà rappresentata da due atlete nella finale olimpica dell’asta femminile.

Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo hanno effettuato una progressione perfetta nella qualificazione odierna, con tre salti puliti (4.20, 4.40 e 4.55) e nessun nullo. Un ruolino di marcia immacolato, proprio come l’australiana Nina Kennedy, la statunitense Katie Moon, la svizzera Angelica Moser e la ceca Amalie Svabikova. In tutto sono state 11 le astiste capaci di saltare 4.55, con alle loro spalle un ex aequo di massa (ben 9 atlete) al 12° posto con 4.40 in prima prova. Essendo almeno dodici le finaliste previste da regolamento, tutte le ragazze appaiate in 12ma posizione verranno dunque ammesse all’ultimo atto.

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