Atletica
Cosa cambia per l’Italia nella 4×100 con l’eliminazione della Giamaica. Ma la corsia sfavorevole…
Le batterie della 4×100 maschile hanno portato in note una clamorosa notizia: la Giamaica è fuori dalla finale con la staffetta veloce alle Olimpiadi di Parigi 2024. La corazzata caraibica, trascinata da Kishane Thompson (medaglia d’argento sui 100 metri con 9.79) e con Ackeem Blake in rosa, ha pasticciato troppo, commettendo diversi errori con i cambi e non andando oltre la quarta posizione nella seconda serie: 38.45 alle spalle di Cina (38.24), della Francia (38.34) e del Canada (38.39), lontana dal secondo crono di ripescaggio detenuto dall’Italia (38.07).
Una delle favorite per le medaglie si è chiamata fuori e questo è sicuramente un grande vantaggio per l’Italia, che vede aumentare le proprie possibilità di salire sul podio dopo l’apoteosi dorata di tre anni fa a Tokyo. Se gli USA di Noah Lyles e Fred Kerley (oro e bronzo sui 100 metri) appaiono imbattibili (ma mai dire mai, gli errori sono sempre dietro l’angolo…), tutte le altre formazioni sono ampiamente alla portata degli azzurri.
Marcell Jacobs e compagni se la possono tranquillamente giocare con la Gran Bretagna di Jeremiah Azu e Nethaneel Mitchell-Blake, con il compatto Giappone di Abdul Hakim Sani Brown, con il Sudafrica della stella Akani Simbine e dell’emergente Shaun Maswanganyi, con l’ambiziosa Cina solitamente molto precisa anche se priva di picchi di velocità, con la Francia di Pablo Mateo e con il Canada di Andre De Grasse (ancora per qualche ora Campione Olimpico dei 200 metri).
Non ci sono fenomeni, anzi l’Italia sarebbe anche favorita per l’argento sulla carta, se riuscisse a eseguire alla perfezione tutti i cambi (cosa totalmente mancata nel turno preliminare, soprattutto tra Jacobs e Fausto Desalu). C’è però un problema: la scomodissima corsia 2 impedisce di fare grandi velocità in curva e non è di certo un fattore ottimale quando si profila un corpo a corpo serratissimo sul podio dei centesimi per salire sul podio a cinque cerchi.