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Cosa deve fare Sinner agli US Open per superare i 10000 punti: solo in 7 ce l’hanno fatta nella storia

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / Olycom LaPresse

E anche questa è andata. Jannik Sinner dà seguito al suo 2024 da incorniciare e incamera un successo che non si pensava potesse ottenere. La condizione fisica e gli acciacchi vari si pensava potessero ostacolarlo non poco nel corso del Masters1000 di Cincinnati. Jannik ha dimostrato, invece, una grande forza mentale, andando anche oltre una forma non ottimale.

In questo modo, l’azzurro ha portato a cinque le affermazioni nel massimo circuito in questa stagione, a due i titoli 1000 nel 2024. Nel totale, si contano ben 15 sigilli sulle 19 finali disputa e i Masters1000 ammontano a tre. Una continuità di rendimento spaventosa che nelle ultime 52 settimane ha portato a 71 vittorie a 8 sconfitte, mentre nel 2024 ci sono 48 affermazioni e appena 5 ko.

Particolareggiando la ricerca, nel lasso di tempo indicato (ultime 52 settimane), il dato impressionante è che nelle 56 partite disputate sulla superficie “hard” sono arrivati 51 successi, mentre solo in questa stagione i ko sono stati appena 2 in 30 partite affrontate. Tutto questo giustifica una situazione nella classifica mondiale in cui Jannik svetta in maniera sensibile rispetto alla concorrenza con 9360 punti, dopo la perdita da parte di Sinner dei 400 di Indian Wells.

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Ecco che la fatidica quota 10000 punti non è così lontana. Una barriera infranta in passato solo da grandissimi interpreti, ovvero Novak Djokovic, Roger Federer, Rafa Nadal, Andy Murray, Pete Sampras, Daniil Medvedev e Andre Agassi. Considerando i 180 punti del 2023 da scartare, il raggiungimento della finale ai prossimi US Open (1300 punti) gli consentirebbe di abbattere questo muro.

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