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Atletica
Cosa è successo a Barshim alle Olimpiadi: Tamberi il primo a soccorrerlo
Mutaz Essa Barshim si è presentato con grandi ambizioni alle Olimpiadi di Parigi 2024, forte del titolo a cinque cerchi conquistato tre anni fa a Tokyo, quando si rese protagonista dello storico pari merito con il nostro Gianmarco Tamberi nella gara di salto in alto. Il fuoriclasse qatarino è sceso in pedana allo Stade de France per il turno di qualificazione, deciso a rientrare tra i migliori dodici atleti che sabato si fronteggeranno a viso aperto per la conquista delle medaglie.
Mutaz Essa Barshim si è reso protagonista di un percorso netto fino a 2.24 metri, risultato che a posteriori si è rivelato più che sufficiente per superare il turno (quello che ha fatto Tamberi). Il tre volte Campione del Mondo ha poi approcciato l’asticella posta a 2.27, ma proprio in quell’occasione ha risentito di un acciacco fisico: dopo la rincorsa, infatti, il fenomeno asiatico ha tirato dritto senza saltare e si è accasciato sul prato, palesando quello che sembrava essere un serio guaio fisico.
Il primo a soccorrerlo è stato proprio Gianmarco Tamberi, grande amico di Barshim da diverso tempo. Il qatarino si è toccato il polpaccio sinistro, il marchigiano lo ha aiutato supportandolo nel tirare la gamba come si è soliti fare quando si ha un crampo. Il problema si è rivelato di poco conto, visto che il Campione Olimpico ha valicato l’asticella al secondo tentativo.
Il ribattezzato Gimbo ha raccontato quello che è successo ai microfoni della Rai: “Lui 2.27 l’ha fatto, ha avuto un crampo alla prima prova, forse per stanchezza. Lui 2.27 l’ha fatto, io no, stava bene dopo aver avuto il crampo: salteranno in finale, non posso pensare che non lo facciano perché hanno dei problemi e dovrò saltare anche io“.