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Cosa è successo a Sinner contro Rublev: il problema all’anca e il colloquio con Cahill

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Jannik Sinner

Non sono giunte buone notizie per Jannik Sinner da Montreal (Canada). Il n.1 del mondo è stato sconfitto, in maniera inattesa, nei quarti di finale del Masters1000 nordamericano con il punteggio di 6-3 1-6 6-2 dal russo Andrey Rublev. Una sconfitta amara e preoccupante non solo per la prestazione, ma anche per i problemi fisici manifestati dall’altoatesino nel corso del match.

Il riferimento è al fastidio sul fianco destro. Il pensiero, nel caso specifico, riporta alla mente al problema all’anca che ha costretto l’azzurro a ritirarsi dal torneo di Madrid, a non prendere parte agli Internazionali d’Italia e non gli ha permesso di avere un fondo adeguato in vista del Roland Garros.

Jannik, come aveva fatto vedere in passato, ha cercato con alcuni esercizi di stretching di avere un beneficio, ma è stato evidente soprattutto nella terza frazione quanto fosse complicato per lui affrontare degli scambi lunghi e soprattutto ad alta velocità, al cospetto di un Rublev molto centrato nelle frazioni in cui si è imposto.

A questo proposito ha colpito anche il dialogo avuto, poco prima del terzo parziale, con il coach australiano Darren Cahill che prima gli ha detto di stare comunque su e di affrontare la situazione e, in caso bisogno, di chiamare il fisioterapista.

 

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Chiamata che del Medical Time Out che però non c’è stata da parte del n.1 del mondo, pur nell’evidenza di un problema. Non certo un segnale positivo in vista dei prossimi impegni, che dovrebbero essere il Masters1000 di Cincinnati e soprattutto gli US Open.

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