Atletica

Cos’è successo a Massimo Stano alle Olimpiadi? La caviglia e la volata nella 20 km di marcia

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Stano / Lapresse

Massimo Stano ha lottato con grande caparbietà per conquistare una medaglia nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Parigi 2024, dopo essersi infortunato in primavera calpestando una bottiglietta durante la staffetta mista dei Mondiali di marcia a squadre. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 si è presentato nella capitale francese con parecchie perplessità riguardo alla propria condizione fisica, anche perché per un mese non si è potuto allenare come previsto, ma durante la gara ha fatto capire di avere le carte in regola per puntare al podio.

Un ritmo progressivo impostato dallo stesso pugliese ha sgranato il gruppo di testa e sono rimasti in quattro quando mancavano tre chilometri al traguardo. A due chilometri e mezzo dall’arrivo, nei pressi di un giro di boa che distingue il circuito allestito al Trocadéro (all’ombra della Torre Eiffel), la caviglia sinistra ha dato problemi al fuoriclasse pugliese. L’atleta ha appoggiato male il piede e ha saltellato, accusando una fitta di dolore.

Proprio in quel frangente ha perso contatto dai tre avversari, anche se nell’ultimo chilometro ha recuperato in maniera pimpante e si è fermato a un solo secondo dalla medaglia di bronzo conquistata dallo spagnolo Alvaro Martin (Campione del Mondo e favorito della vigilia). Massimo Stano ha spiegato ai microfoni della Rai: “Più volte ho girato la caviglia, perdendo stabilità: non è soltanto la bottiglietta di Antalya, probabilmente c’è qualcosa da sistemare anche dal punto di vista della muscolatura. Non era scontato essere qui, tra i primi, con appena 55 giorni di preparazione e sono orgoglioso di questo“.

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