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Tennis
Daniil Medvedev dice la sua sul caso Sinner: “Sono state applicate le regole, ma c’è una cosa che mi spaventa…”
Daniil Medvedev ha esordito con un successo negli US Open 2024. Il n.5 del mondo ha sconfitto in quattro set il serbo Dusan Lajovic e si è garantito il passaggio al secondo turno dove affronterà il talentuoso ungherese Fabian Marozsan. Il russo in conferenza stampa, però, è stato pungolato sull’argomento principale di cui si sta parlando da ormai da diversi giorni: la positività al Clostebol di Jannik Sinner e l’assunzione involontaria certificata dal Tennis Integrity Agency (Itia).
Come è noto, le reazioni dei colleghi di Jannik sono state diverse e i più critici sono stati l’australiano Nick Kyrgios, che sui social quotidianamente rimarca il proprio disappunto, il canadese Denis Shapovalov e il francese Lucas Pouille. Tra questi, ci sono stati anche tennisti che hanno affrontato il tema, sostenendo che a Sinner sia stato riservata una corsia preferenziale. Una visione, però, smentita dai fatti in quanto l’altoatesino ha rispettato quanto previsto dalle regole alla lettera.
In questo contesto, il punto di vista di Medvedev è probabilmente il più centrato dei colleghi dell’azzurro: “Penso che quello che ha fatto sia stato conforme alle regole, anche se le norme sul doping sono vaghe. Dico questo perché c’è una cosa che mi spaventa: se un giocatore non sa come una sostanza è entrata nel suo sistema viene sospeso, ma Jannik sapeva cosa fosse e questo è stato un bene“.
Medvedev on Sinner doping case:
“I think what he did was within the rules, even though the rules re. doping are vague. The only thing that scares me is if a player doesn’t know how a substance entered their system and they get suspended, but he knew what it was and that’s good” pic.twitter.com/jNXq8Bq1OV
— Srihari (@srihariravi12) August 28, 2024
Una riflessione pertinente del russo perché effettivamente è la differenza sostanziale tra il caso di Sinner o, per esempio, quella di Simona Halep. Non è così semplice riuscire in breve tempo a comprendere quale sia stata l’origine della contaminazione. L’italiano e il suo staff celermente hanno compreso e quindi hanno potuto presentare in tempi rapidi le prove. Una ricostruzione che spiega anche le differenti tempistiche tra i vari casi.
Pertanto, è lecito fare un ragionamento sulle regole antidoping e su come si possa procedere per il miglioramento delle stesse nella varie situazioni.