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Darren Cahill: “La separazione da Naldi e Ferrara è stata traumatica. Sinner può fare bene a New York”

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Cahill / Lapresse

Dopo la lunga intervista concessa a ESPN da Jannik Sinner, anche Darren Cahill è intervenuto ai microfoni dell’emittente televisiva statunitense in uno degli ultimi appuntamenti di approfondimento in vista degli US Open 2024. L’australiano, in quanto allenatore del numero 1 ATP insieme a Simone Vagnozzi, ha commentato nuovamente la vicenda doping che ha travolto il tennista italiano nei mesi scorsi fino alla recente notizia dell’assoluzione.

Il 58enne aussie ha fatto inoltre il punto della situazione dopo il licenziamento di Giacomo Naldi e Umberto Ferrara, fisioterapista e preparatore atletico dell’altoatesino: “Jannik ha deciso di prendersi un po’ di spazio da ciò che gli è successo negli ultimi mesi, quindi Naldi e Ferrara non fanno più parte del team. Qui abbiamo un osteopata che fa parte del team da molto tempo, anche se non fa molte settimane in viaggio per il circuito. Il suo nome è Andrea (Cipolla, ndr), quindi lui è qui e nel frattempo ci stiamo guardando attorno per un nuovo preparatore atletico. Come Jannik ha detto è molto difficile per noi, perché Naldi e Ferrara hanno fatto un lavoro incredibile e rappresentano una gran parte della ragione per cui Jannik ha raggiunto questi risultati. È stato traumatico per noi“.

Sul difficile periodo vissuto da Sinner: Onestamente avevo bassissime aspettative a Cincinnati, sapendo dietro le quinte quello che stava passando, ma ne è venuto fuori vincendo il torneo. È un fantastico giovane uomo, un combattente ed un grande giocatore, ma per essere un campione di quel calibro devi avere anche tanta resilienza e fiducia in te stesso. Lui lo fa quando scende in campo e spesso, per questi tennisti, il campo di gioco diventa il loro posto sicuro mentre quando escono diventano persone diverse“.

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Sulla situazione attuale del numero 1 al mondo verso lo Slam americano:Abbiamo avuto alcuni giorni di allenamento, tra cui una buona sessione sull’Arthur Ashe di circa 2 ore. Negli ultimi due giorni si vede un po’ più di energia nella maniera in cui si muove, il suo entusiasmo. È abbastanza contento del suo gioco in questo momento, quindi non si sa mai. Io non ho basse aspettative, penso possa fare bene qui“.

Penso ci vorrà un po’, ma col passare del tempo la gente vedrà che Jannik non ha tratto alcun vantaggio. Il sistema è quello che è. Quattro giudici indipendenti hanno confermato che non ci fossero colpe nel suo comportamento, stesso discorso per tre esperti scienziati. Possiamo discutere sul fatto che potesse esserci un altro risultato, ma è quello che è e adesso deve andare avanti a testa alta perché non ha fatto nulla di male“, ha concluso Cahill.

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