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Frances Tiafoe giudica la vicenda di Jannik Sinner: “Ha giocato perché era autorizzato a farlo”

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Frances Tiafoe
Tiafoe / LaPresse

Sarà un po’ il leitmotiv di questi giorni agli US Open per i giocatori impegnati nell’ultimo Slam della stagione, ovvero esprimere un’opinione su quanto accaduto a Jannik Sinner. Un caso che divide, inutile negarlo, tra chi è d’accordo con l’iter procedurale e chi invece ritiene che il n.1 del mondo non avrebbe dovuto prendere parte a questo Major per una sospensione dall’attività.

La notizia della positività al Clostebol e l’assunzione involontaria certificata dal Tennis Integrity Agency (Itia) sono stati un fulmine a ciel sereno per tutti, vista la segretezza che ha accompagnato lo sviluppo della vicenda, in rispetto di quanto previsto dalle regole dell’ITF.

Le reazioni non sono mancate e la sensazione è stata quasi quella che Jannik sia “colpevole di essere innocente”, legando questa idea al fatto che nella vicenda ci sia stata un’applicazione perfetta delle norme, mentre in altre situazioni, pur parlando di positività accidentale, si è dovuto attendere diverso tempo per sbrogliare la matassa.

A dire la sua sul tema è stato Frances Tiafoe, sconfitto da Sinner nella recente Finale del Masters1000 di Cincinnati: “È un giocatore incredibile. Gli organi di governo hanno preso una decisione e l’hanno applicata. Era autorizzato a giocare, questo è più o meno tutto quello che ho da dire sull’argomento. Gli auguro il meglio per lo US Open, io mi concentro solo su ciò che posso fare“, ha tagliato corto l’americano.

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