Atletica
Gianmarco Tamberi in ospedale: “Ho vomitato sangue”. Poi annuncia: “Io ci sarò”. Stasera la finale olimpica
AGGIORNAMENTO ORE 17.20 – La Fidal riporta: “Lo staff medico federale, a seguito degli accertamenti effettuati da Gianmarco Tamberi nel primo pomeriggio presso una struttura ospedaliera a Parigi, ha verificato che non sussistono impedimenti assoluti in merito alla partecipazione dell’atleta alla finale olimpica di questa sera“.
AGGIORNAMENTO ORE 16.57 – Gianmarco Tamberi ha annunciato sui profili social: “Io ci sarò”. Stasera alle ore 19.00 è prevista la finale del salto in alto alle Olimpiadi di Parigi 2024.
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AGGIORNAMENTO ORE 16.00 – Gianmarco Tamberi ha pubblicato un post sui suoi profili social:
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Gianmarco Tamberi è in ospedale. Lo ha comunicato la moglie Chiara Bontempi con una storia pubblicata sul suo profilo Instagram: in una foto si vede l’atleta seduto su un lettino, con una flebo nel braccio sinistro, l’azzurro indossa la maglia in dotazione alla delegazione tricolore per le Olimpiadi di Parigi 2024 e non si vede in viso.
In mattinata il Campione Olimpico, del mondo e d’Europa di salto in alto aveva comunicato di aver avuto una colica renale nel corso della notte, la seconda nel giro di una settimana. L’azzurro era già stato in ospedale sei giorni fa per un presunto calcolo renale e oggi il problema si è riproposto, a poche ore dalla finale della sua gara ai Giochi nella capitale francese.
La situazione sembra essere molto seria per il portabandiera dell’Italia, che tre giorni fa era sceso in pedana per disputare il turno di qualificazione e con grande sofferenza era riuscito a staccare il biglietto per l’atto conclusivo. La gara è in programma alle ore 19.00 allo Stade de France, ma a questo punto appare altamente improbabile che il ribattezzato Gimbo possa essere della partita.
Gianmarco Tamberi voleva diventare il primo saltatore in alto della storia a conquistare la medaglia d’oro a cinque cerchi per due volte, stesso obiettivo che insegue il qatarino Mutaz Essa Barshim con cui condivise il gradino più alto del podio tre anni fa a Tokyo. Stefano Mei, Presidente della Fidal, ha dichiarato: “Si sta sottoponendo ad accertamenti e siamo in attesa di capire come evolve la situazione. La volontà dell’atleta è di gareggiare, ma c’è bisogno di assicurarsi che non ci sia nessun rischio”.