Artistica
Ginnastica artistica, Alice D’Amato ci riprova alle Olimpiadi: parallele da vivere, spiragli per le medaglie
Alice D’Amato torna in gara alle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo aver conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre ed essersi fermata a un solo decimo dal bronzo nel concorso generale individuale. La genovese ha rifiatato un paio di giorni e ora si rituffa nella mischia alla Bercy Arena, ripartendo dalla Finale di Specialità alle parallele asimmetriche. Il suo attrezzo prediletto e su cui si è laureata Campionessa d’Europa nel 2023 e nel 2024: ci sono tutte le carte in regola per sognare in grande, visto che l’azzurra è stata capace di un rimarchevole 14.800 in occasione della finale all-around dopo il 14.666 delle qualificazioni.
In una gara regolare e priva di particolari episodi Alice D’Amato se la giocherebbe per la medaglia di bronzo con tre avversarie di riferimento: la statunitense Sunisa Lee (bronzo sugli staggi ai Mondiali 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2020, colei che ha beffato l’azzurra sul giro completo tre giorni fa), la belga Nina Derwael (Campionessa Olimpica a Tokyo 2020 e due volte Campionessa del Mondo nel ciclo precedente, quest’anno rientrata nel giro che conta dopo alcune difficoltà) e la britannica Rebecca Downie (già sconfitta durante l’ultima rassegna continentale).
La medaglia d’oro sembra già essere al collo dell’algerina Kaylia Nemour, desiderosa di regalare al suo Paese il primo oro della storia ai Giochi in questo sport: è capace di un 15.5-15.7 ed è decisamente superiore alla concorrenza, ma attenzione a possibili errori e cadute che sono sempre dietro l’angolo. Il secondo gradino del podio sembra essere prenotato dalla cinese Qiyuan Qiu, Campionessa del Mondo dotata di un esercizio più complesso rispetto alla nostra portacolori, ma che è solita incappare in qualche errore di troppo. Attenzione all’altra cinese Yihan Zhang che può essere una minaccia sportiva per la nostra portacolori, da non sottovalutare la tedesca Helen Kevric.
Nella giornata odierna ci sarà spazio anche per due atti conclusivi al maschile: anelli e volteggio. Sul castello tutto lascia pensare a un duello cinese tra Jingyuan Zou e Yang Liu, ma il greco Eleftherios Petrounias e il turco Adem Asil sono pronti a inserirsi, incognita da parte del francese Samir Ait Said e del belga Glen Cuyle. Alla tavola dovrebbe regnare l’equilibrio, anche se gli ucraini Nazar Chepurnyi e Igor Radivilov sembrano avere una marcia in più insieme ai britannici Harry Hepworth e Jake Jarman, con il filippino Carlos Yulo a caccia del bis dopo il trionfo di ieri al corpo libero.