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Ginnastica artistica, i volti nuovi verso Los Angeles 2028: grande abbondanza nel settore maschile

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Brugnami / Tomasi/FGI

L’Italia della ginnastica artistica ha conquistato tre medaglie alle Olimpiadi di Parigi 2024, ma tutte al femminile. Il settore maschile è ritornato ai Giochi con la squadra dopo dodici anni di assenza e ha ottenuto un buon sesto posto nel team event (prima finale della storia e miglior risultato da Barcellona 1992), ma senza raggiungere finali di specialità. L’obiettivo è fare meglio a Los Angeles 2028: tra quattro anni l’Italia potrebbe essere ancora più forte visti gli eccellenti innesti all’orizzonte.

Tommaso Brugnami ha strabiliato agli Europei juniores di ginnastica artistica, conquistando ben cinque medaglie di fronte al proprio pubblico di Rimini: oro al corpo libero, oro agli anelli, argento nel concorso generale individuale, argento con la squadra, argento al volteggio. Il ribattezzato Piumino è stato l’uomo copertina dell’Italia tra gli under 18, alla sua ultima apparizione in questa categoria giovanile prima dell’attesissimo passaggio tra i grandi.

Il classe 2006 (diventerà maggiorenne il prossimo 19 settembre) ha mostrato delle doti tecniche e agonistiche davvero rimarchevoli, regalando una verve ginnica gradevole in pedana e rivelandosi estremamente pacato anche al di fuori del campo gara. Un volto genuino, brillante e semplice che incarna i sani valori dello sport, cresciuto in maniera graduale negli ultimi anni grazie a un accurato lavoro e ad un’ammirevole abnegazione.

Il marchigiano, tesserato per la Giovanile Ancona e seguito dallo storico allenatore Fabrizio Marcotullio, si distingue per la sua freddezza in gara e per una varietà di repertorio davvero eccellente. Tra gli under 18 è stato semplicemente funambolico: abbiamo già citato il repertorio di Rimini, ma non va dimenticato che lo scorso anno si laureò Campione del Mondo juniores al volteggio, oltre a conquistare il bronzo con la squadra e al corpo libero; agli Europei juniores del 2022 fu invece terzo al quadrato e trionfò nel team event; agli EYOF 2023 si mise al collo addirittura tre ori (all-around, corpo libero, volteggio).

Tommaso Brugnami è un eccellente generalista, con dei picchi sublimi soprattutto al corpo libero e alla tavola, senza dimenticarsi di una fantastica dimestichezza al castello, mentre reputa “noiose” le parallele pari. Il 17enne nativo di Ascoli Piceno si è avvicinato all’artistica grazie a una zia ed è entrato in Nazionale nel 2019. Ormai è diventato un pilastro di questo gruppo, che non è riuscito ad agguantare il titolo continentale nel team event per appena 28 millesimi in favore della Gran Bretagna (dopo aver fatto festa due anni fa a Monaco).

Se Tommaso Brugnami è la punta di questa giovane generazione, è tutto il movimento giovanile a distinguersi e a mostrare degli importanti margini di crescita in vista dell’approdo tra i seniores. Il gruppo guidato dal responsabile Nicola Costa sta lavorando alacremente per costruire una formazione in credo di ben esprimersi nel corso del quadriennio che condurrà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, ma chiaramente guardando anche a un orizzonte più lontano chiamato Brisbane 2032.

Oltre a Tommaso Brugnami andranno attenzionati Manuel Berettera (bronzo alla sbarra) e Diego Vazzola, gli altri 2006 ormai pronti per il passaggio di categoria. A seguire le due matricole Simone Speranza (classe 2007) e Pietro Mazzola (classe 2008), non escludendo altri possibili innesti tutti da valutare. Una nidiata di questa caratura non si era mai vista alle nostre latitudini. Se il buon giorno si vede dal mattino…

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