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Ginnastica, Gherardo Tecchi: “Mi aspettavo l’oro da Raffaeli, non la medaglia alla trave. Biennio kafkiano per le Farfalle”

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D'Amato / Lapresse

L’Italia della ginnastica ha archiviato le Olimpiadi di Parigi 2024 con un bottino da record: cinque medaglie (un oro, un argento, tre bronzi). Nello specifico tre dall’artistica e due dalla ritmica, tutte al femminile visto che i Moschettieri sono rimasti fuori dalle finali di specialità e hanno raccolto il sesto posto nella gara a squadre.

Gherardo Tecchi, Presidente della Federginnastica, ha tracciato un bilancio attraverso i canali di Italpress: “Abbiamo vissuto un’Olimpiade storica. Un’Olimpiade che testimonia l’ottimo lavoro fatto nei nostri centri di Brescia, Desio, Fabriano, Fermo e Milano. Abbiamo investito duramente sulle nostre atlete, aggiungendo al lavoro degli allenatori quello di uno staff di professionisti: psicologi e nutrizionisti hanno svolto un ruolo fondamentale per consentirci di crescere. La squadra femminile ha raccolto cinque medaglie, ma voglio sottolineare anche il lavoro al maschile. Entrare nelle migliori sei al mondo non era scontato. Verso Los Angeles lavoreremo per fare un ulteriore step di crescita e, magari, centrare risultati nelle finali individuali degli uomini”.

Il numero 1 della Polvere di Magnesio ha poi proseguito: “La doppia medaglia di Alice D’Amato e Manila Esposito nella trave? Ho seguito poco in diretta per l’eccessiva tensione, anche se ero in costante contatto con Malagò, dall’Italia. Ho rivisto però le gare in seconda battuta e mi sono commosso. È stato un bellissimo risultato. Sapevamo di avere una grande squadra e mi aspettavo la medaglia individuale, forse non dalla trave, anche se è la più imprevedibile. Avevo pronosticato esattamente le cinque medaglie che poi sono arrivate. L’oro me lo aspettavo da Sofia Raffaeli, un’atleta di grande valore e prospettiva che ci è andata molto vicino. Sono estremamente soddisfatto di questi Giochi, abbiamo realizzato molti dei nostri sogni”.

Un pensiero mirato sul bronzo conquistato dalla ginnastica ritmica: “Trovo che sia stato fondamentale il lavoro di Marcella Bounous, che ha curato la preparazione psicologica delle nostre atlete e le ha portate a superare questi momenti difficili. Non è mai mancata la fiducia in loro e nel nostro staff, a partire dalla direzione tecnica di Emanuela Maccarani. Abbiamo ottenuto una medaglia di grande impatto e importanza, soprattutto perché venivamo da un biennio assurdo e che definirei kafkiano”.

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