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Golf, il sudafricano Moolman al comando dopo il primo giro del Czech Masters. Pavan miglior italiano

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Andrea Pavan
Andrea Pavan / Federazione Italiana Golf

Dopo il primo giro del D+D Real Czech Masters davanti a tutti c’è una sorpresa, con Pieter Moolman che guarda tutti dall’alto grazie al suo 64 d’apertura. Dopo la parentesi olimpica sono tornati in campo i golfisti del DP World Tour, e il trentatreenne sudafricano sorprende con il suo -8, in una giornata svoltata dalla tredici in poi: sei birdie consecutivi fino al rientro in Clubhouse e una notte da leader solitario.

Una classifica cortissima, con ben venticinque giocatori racchiusi in appena tre colpi. Al secondo posto sono in sei, con l’ultimo della compagnia ad aggiungersi che è stato il coreano Sung Kang con il birdie all’ultima buca quando il sole era ormai già tramontato. Con lui, a -7, l’inglese Brandon Robinson Thompson, i tedeschi Maximilian Kieffer e Rottluff e lo svedese Jesper Svensson. Altro sestetto a completare la top-10 in ottava piazza, con il punteggio di -6: lo spagnolo Adri Arnaus, l’inglese Sam Bairstow, il teutonico Jannik De Bruyn, il portoghese Ricardo Gouveia e i transalpini Julien Guerrier e Adrien Saddier.

Il migliore degli azzurri è Andrea Pavan, che dopo un buonissimo inizio d’estate continua a macinare gioco. Per lui primo giro in 68 colpi, quattro sotto il par e 26ma piazza a pari merito. La pattuglia di italiani in Cechia questa settimana è molto folta, e a -3, al 41° posto, troviamo Edoardo Molinari e Francesco Laporta. Un colpo dietro, a -2 al 56° posto, c’è Lorenzo Scalise, mentre tutti gli altri devono rincorrere il taglio.

Era partito bene Francesco Molinari, uno dei nomi più prestigiosi del field, ma dopo il bogey alla 5 (secondo di giornata, partita per lui dalla dieci) si è totalmente fermato. Quattro par consecutivi in una porzione di campo dove si possono guadagnare colpi, per un totale di 71 che vale la 74ma piazza. Sopra par gli ultimi due azzurri, con Renato Paratore 116° a +1, mentre Filippo Celli incappa in una di quelle giornate no, che valgono un 83 e il 154° posto.

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