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Golf: Schauffele raggiunto da Rahm dopo tre giri alle Olimpiadi. La buca 18 tradisce Manassero e Migliozzi

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Xander Schauffele
Schauffele / LaPresse

Si è da poco concluso il terzo giro, caratteristicamente noto come moving day, nel torneo olimpico di golf maschile. Al Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines continuano i vorticosi cambiamenti nelle parti alte della classifica. Xander Schauffele, il campione olimpico in carica, resta in testa con lo score di -14 (e -3 di giornata), ma con un -5 odierno lo va a prendere lo spagnolo Jon Rahm. Il che introduce una specie di sottoduello: PGA Tour da una parte, LIV Golf, la superlega separatista araba di cui Rahm ormai fa parte, dall’altra.

Alle loro spalle Tommy Fleetwood. Per lui giro abbastanza regolare in -2 che lo porta a -13: perde la vetta, ma l’inglese (qui in quota Gran Bretagna) resta in chiara lotta per le medaglie sul percorso che lo vide già fantastico protagonista della Ryder Cup 2018 insieme a Francesco Molinari.

Quarta posizione per il vero e proprio uomo del giorno, Nicolai Hojgaard. Il danese vola con un -9 (62 colpi) frutto di sette birdie e un eagle alla buca 18, guadagna 26 posti e va ad acciuffare il giapponese Hideki Matsuyama, che pur nel suo pari con il par rimane comunque nella lotta per i posti di vertice.

Decisamente ricco di talento e fama il gruppo in sesta posizione a -10: finalmente ruggiscono sia Rory McIlroy che Scottie Scheffler. Il nordirlandese (da sempre in quota Irlanda alle Olimpiadi e non solo) e l’americano numero 1 del mondo sono accompagnati nel caso dal sudcoreano Tom Kim e dal belga Tomas Detry. Completano la top 10 lo svedese Ludvig Aberg, l’australiano Jason Day e il cileno Joaquin Niemann.

Se gli italiani avevano fatto sperare in grande soprattutto dopo il secondo giro, il terzo non è di alcun aiuto per innalzare la loro quota di speranze. Questo a causa soprattutto della buca 18 che tradisce sia Matteo Manassero che Guido Migliozzi. Il nativo di Negrar, dopo un ottimo giro in grado di portarlo a -4 di giornata e -8 totale (da 13° posto), finisce in acqua col tee shot all’ultima buca e poi chiude quasi inevitabilmente con il doppio bogey. Stessa identica situazione per il vicentino, con una variante però: lui era partito male, con bogey alla 1 e alla 2, e stava provando a rimettere in piedi la situazione nel finale. In acqua ci è andato con il secondo colpo, e a quel punto doppio bogey anche per lui. Riassumendo: Manassero -6 e 21° posto, Migliozzi -4 e 29°. Le speranze di medaglia sembrano soggette a veri e propri miracoli. Non impossibili nel golf (anzi), ma difficili.

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