Judo

INCORONATA! Alice Bellandi dimostra al mondo chi è la n.1 ed è campionessa olimpica dei -78 kg!

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Bellandi / Lapresse

Sedici anni dopo Giulia Quintavalle (oro a Pechino 2008 nella -57 kg), Alice Bellandi fa la storia e diventa la seconda donna italiana di sempre a laurearsi Campionessa Olimpica nel judo. Un trionfo costruito nel tempo, con un triennio da assoluta protagonista in cui ha scalato velocemente le gerarchie della nuova categoria di peso (dopo Tokyo è passata dalla -70 alla -78 kg) raccogliendo tanti risultati di prestigio e diventando la numero 1 del ranking mondiale.

Quest’oggi, sul tatami dell’Arena Champ de Mars, l’azzurra ha dimostrato di essere la più forte del Pianeta, dominando tutti i combattimenti sin dalle eliminatorie e regalando al judo tricolore la prima medaglia (per giunta del metallo più pregiato) ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’affermazione di Bellandi consente inoltre all’Italia di portare a quota 9 le edizioni olimpiche consecutive con almeno un podio in questa disciplina.

La bresciana classe 1998, dopo aver battuto in mattinata la temibile brasiliana tre volte campionessa del mondo Mayra Aguiar (waza-ari al Golden Score) e l’ucraina Yelyzaveta Lytvynkenko (squalifica per somma di sanzioni in 3’25”), si è imposta in semifinale sulla rivelazione di giornata Patricia Sampaio (waza-ari) raggiungendo così l’ultimo atto contro Inbar Lanir.

Nella riedizione della semifinale mondiale di Doha 2023 (vinta da Lanir in rimonta per ippon, dopo aver perso in precedenza i primi quattro scontri diretti), Bellandi ha travolto l’israeliana gestendo benissimo la fase di kumikata e anticipandola sempre con una lunga serie di attacchi validi. L’azzurra, in pieno controllo del match, è passata in vantaggio a 1’02” dallo scadere con una spettacolare proiezione valutata waza-ari (ma molto vicina all’ippon), per poi chiudere i conti comunque trenta secondi più tardi sulla squalifica di Lanir per somma di sanzioni (terzo shido comminato per inattività).

La portacolori delle Fiamme Gialle eguaglia dunque Quintavalle, Fabio Basile (Rio 2016), Pino Maddaloni (Sydney 2000) ed Ezio Gamba (Mosca 1980), entrando nel ristretto club dei judoka italiani capaci di salire sul trono olimpico. Parigi 2024 non è finita qui per Bellandi, che potrebbe inoltre rivestire un ruolo prezioso per la squadra azzurra in occasione del Team Event del 3 agosto.

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